Indice dei contenuti
A gennaio l’avvicinamento alla cometa
Studiare le comete è fondamentale per gli astronomi per conoscere e studiare il Sistema solare e l’origine della vita sulla Terra: con molta probabilità è stata proprio una cometa a trasportare sul nostro pianeta gli “ingredienti” alla base della nostra esistenza.
Il periodo di ibernazione di Rosetta è iniziato a circa 800 milioni di chilometri dal Sole, quando si trovava vicino all’orbita di Giove. La sonda era stata orientata in modo tale da ricevere il più possibile la luce solare. Adesso, sia la sonda che la cometa stanno facendo ritorno verso l’interno del Sistema solare e il team alla guida della sonda si prepara all’evento. Il grande giorno sarà il 20 gennaio 2014 alle ore 11 (ora italiana). La prima fase consisterà nel riscaldare e riavviare tutti gli strumenti (11 a bordo e 10 sul lander) e successivamente Rosetta dovrà terminare la sua rotazione per dirigere la sua antenna verso la Terra. Il primo contatto dovrebbe avvenire non prima delle 18:45, ha fatto sapere Fred Jansen, a capo della missione.
A quel punto Rosetta dovrà percorrere ancora 9 milioni di chilometri per raggiungere la cometa e verso l’inizio di maggio la sonda si troverà a circa 2 chilometri dal suo obiettivo. Successivamente cominceranno le manovre per l’allineamento all’orbita della cometa e si preparerà alla sua mappatura (gravità, massa, forma, atmosfera, composizione della chioma e della coda) e alla caratterizzazione del nucleo. L’incontro avverrà ad agosto. Da quel momento i ricercatori a terra riceveranno migliaia e migliaia di immagini, che permetteranno di aggiustare con precisione la traiettoria per il successivo lancio del lander, Philae di 100 chili. Il sito di atterraggio verrà scelto solo verso il mese di settembre, dopo un’accurata analisi della superficie di 67P/Churyumov-Gerasimenko, anche perché l’esatta forma è ancora sconosciuta.
L’evento avrà un’importanza straordinaria nell’ambito scientifico perché sarà la prima volta che degli strumenti costruiti dall’uomo atterreranno su una cometa. Philae si ancorerà alla superficie grazie a due arpioni che ne impediranno il rimbalzare in orbita. Da quel momento in poi cominceranno i veri e propri esperimenti: una trivella scaverà fino a 20-30 cm dalla superficie per raccogliere una serie di campioni che verranno poi analizzati a bordo.
La cometa raggiungerà il suo perielio (la minima distanza dal Sole) il 13 agosto 2015 e si troverà tra le orbite della Terra e di Marte (185 milioni di chilometri dalla nostra stella). L’orbiter seguirà la cometa a una velocità di 100mila km/h e continuerà a studiare e monitorare i gas e le polveri nell’atmosfera fino a novembre 2015, quando dovrebbe terminare la missione.
“Per la prima volta saremo in grado di studiare una cometa per un lungo periodo di tempo e non soltanto durante un flyby – ha detto Matt Taylor – Avremo un punto di vista privilegiato sul funzionamento interno di una cometa e potremo capire meglio il loro ruolo nell’evoluzione del Sistema Solare”.
Per saperne di più:
- Vai al sito della missione Rosetta dell’ESA