La sonda Chandrayan-2, seconda missione verso la Luna dell’Indian Space Research Organisation (ISRO), si è separata dal lander Vikram con il rover Pragyan a bordo, che si sta preparando a scendere sulla superficie del polo sud lunare.
Dopo il successo dell’inserimento in orbita della sonda, il 20 agosto scorso, Chandrayan-2 ha cominciato una serie di orbite sempre più basse per portarsi all’altezza giusta per sganciare il suo prezioso carico. Raggiunta, dopo la quinta orbita, l’altezza di circa 120 km dalla superficie, il 2 settembre è avvenuto il distacco tra la sonda madre e il lander, di nuovo con precisione e senza intoppi.
Ora Vikram sta lentamente avvicinandosi alla superficie, in una prima fase grazie a due manovre di “deorbit”, per scendere in orbite più strette, la seconda delle quali si è compiuta con successo alle 3:45 del 4 settembre IST (00:15 ora italiana). Una seconda fase di discesa vera e propria inizierà nella notte tra il 6 e il 7 settembre, quando uscirà dalla sua orbita di 35 x 101 km diretto verso un atterraggio morbido sulla superficie. L’inizio della manovra è previsto tra l’1 e le 2 del 7 settembre (sempre in IST, fuso orario indiano, tra le 21:30 e le 22:30 del 6 settembre per l’Italia), mentre il touch down è previsto in circa mezz’ora, quindi tra l’1:30 e le 2:30 IST.
Se tutto andrà bene, l’India sarà il quarto paese ad aver realizzato con successo un atterraggio morbido sul suolo lunare.
Il luogo dell’atterraggio è previsto nella pianura tra i due crateri Manzinus-C e Simpelius-N, nei pressi del polo sud lunare, una delle zone più sotto osservazione. Strategica per la presenza di riserve d’acqua in crateri con il fondo perennemente in ombra, data l’inclinazione dei raggi solari che la raggiungono, e quindi papabile per la costruzione di una colonia permanente sul nostro satellite, ma anche di grande interesse per la ricerca sulla formazione del nostro satellite, del sistema Terra-Luna e del Sistema Solare stesso. Per lo stesso motivo infatti si tratta di luoghi rimasti inalterati nel tempo, che non hanno subito alcuna trasformazione per l’esposizione alla luce solare, un vero e proprio sguardo nel passato del nostro sistema.
Nelle ore successive alla discesa, il piccolo rover Pragyan (“saggezza” in sanscrito) lascerà il lander e inizierà la sua missione. La durata prevista della missione, sia per il lander che per il rover, è quella di un giorno lunare, ovvero circa 14 giorni, durante i quali ci si aspetta riesca a percorrere circa 500 metri sul suolo lunare, analizzando il terreno coni suoi due payload scientifici e comunicando con il lander, che a sua volta trasmetterà i dati a Chandrayan-2 in orbita, il cui lavoro proseguirà per circa un anno.
Potete seguire gli aggiornamenti sulle operazioni direttamente dal sito dedicato alla missione: https://www.isro.gov.in/chandrayaan2-latest-updates
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