Tutti gli occhi puntati sulla Leonard

A molti mesi di distanza, eccoci di nuovo su Coelum. In questo periodo, riguardo le comete, non è successo molto di significativo. Guarda caso però, ci rifacciamo vivi giusto in tempo per guidarvi all’osservazione della C/2021 A1 Leonard, che speriamo possa regalarci momenti molto emozionanti. Occhio su questo promettente oggetto, dunque, il quale sarà protagonista per gran parte del mese di dicembre, prima di scomparire tra le luci del Sole.

credit: Francesco Badalotti

C/2021 A1 Leonard

E’ stata la prima cometa ad essere scoperta nel 2021, esattamente il 3 gennaio; merito dall’astronomo americano Gregory J. Leonard dall’Osservatorio di Monte Lemmon. Un fatto curioso è che la cometa raggiungerà il perielio esattamente un anno dopo, il 3 gennaio 2022, passando a 0,6 U.A. dal Sole. In seguito, si allontanerà lungo la sua orbita iperbolica, che non la riporterà più a passare dalle nostre parti per molto tempo. Sicuramente è l’ ”astro chiomato” più atteso di quest’anno, visto che il 2021 non ci ha finora regalato comete molto luminose.

Secondo le curve di luce degli esperti, infatti, la Leonard risulterà teoricamente visibile ad occhio nudo, raggiungendo un’ottima quarta magnitudine nei giorni in cui transiterà nei pressi del nostro pianeta, arrivando presso il punto più vicino intorno il 12 dicembre. In quei giorni, sarà però posizionata molto bassa sull’orizzonte, ed inoltre la sua visibilità dipenderà dall’aspetto compatto o diffuso, oltre che dalla sua reale brillantezza. Un oggetto di quarta grandezza molto basso in cielo è comunque difficile da percepire. Risulterà in ogni caso una bella cometa, sicuramente avvistabile con piccoli binocoli.

Un incontro spettacolare e imperdibile è previsto per il 3 dicembre prima dell’alba, quando passerà sul luminoso ammasso globulare dei Cani da Caccia M3, uno dei più belli dell’emisfero boreale. Ovviamente c’è da considerare l’imprevedibilità che spesso caratterizza le comete. Magari chissà, la Leonard potrebbe riservarci exploit imprevisti e graditissimi. La sua traiettoria in cielo coprirà oltre 130°. Partendo dai Cani da Caccia attraverserà Boote, il Serpente, una piccola porzione dell’Ercole, l’Ofiuco, lo Scudo, il Sagittario per finire la sua corsa nel Microscopio. A inizio mese sarà ancora alta in cielo, osservabile nelle migliori condizioni verso la fine della notte astronomica. Il suo veloce movimento la porterà però in breve ad abbassarsi sull’orizzonte, tanto che il 12 dicembre – giorno in cui abbiamo già detto raggiunge il punto più vicino al nostro pianeta (ci separeranno circa 23 milioni di km) e il presumibile massimo splendore – sorgerà appena prima del termine della notte astronomica. Sarà l’ultimo giorno in cui la si potrà osservare con il cielo completamente buio.

Dal 13 dicembre la dovremo, infatti, cercare in migliori condizioni dopo il tramonto, a inizio del crepuscolo astronomico (facendo i conti anche con la Luna crescente); ed in seguito le condizioni rimarranno più o meno identiche. Considerando questo e la sua scarsissima altezza non sarà facile estrarla dal fondo del cielo, a meno che non superi le previsioni riguardanti la sua luminosità. Sarà allora curioso osservare un ammasso globulare nei pressi della coda. Il 17 e 18 dicembre incontrerà invece il pianeta più luminoso, transitando 5,5° a sud di Venere. A fine mese speriamo di poterla salutare con un’ultima e ben chiara osservazione, poiché in seguito non risulterà più visibile.

Aggiornamento del 6 dicembre 2021:

Cometa Leonard. Disegno di Claudio Pra

La cometa Leonard sta per raggiungere il punto più vicino alla Terra e con esso la sua massima luminosità. Dopo l’incontro con il luminoso ammasso globulare M3, avvenuto qualche giorno fa, altri momenti spettacolari ci attendono, con l’astro chiomato che potrebbe raggiungere una luminosità tale da essere scorto a occhio nudo sotto cieli bui e cristallini.

A fine novembre alcune immagini sembravano mostrare una frammentazione dell’oggetto, con timori per la sua crescita luminosa. I dubbi però sembrano fugati con più recenti osservazioni: in questi primi giorni di dicembre, la Leonard è già visibile con piccoli binocoli, non essendo lontana dalla quinta magnitudine, con margini di crescita ancora promettenti. In una osservazione del 6 dicembre a cura di Claudio Pra, autore di questo articolo, eseguita con un binocolo 20×90, è apparsa bella e luminosa. Falso nucleo evidente e chioma compatta, oltre ad almeno un grado di tenue coda, ben visibile anche con un piccolo binocolo 10×50. È quindi il momento di darci dentro con le osservazioni, anche perché giorno dopo giorno la cometa si abbassa velocemente sull’ orizzonte andando incontro alla luce solare.

Aggiornamento del 12 dicembre 2021:

Cometa Leonard. Foto di Claudio Pra – 12 dicembre 2021

Leonard al picco di luminositàil commento di Claudio Pra

La cometa Leonard è ormai transitata nel punto della sua orbita più vicino al nostro pianeta. È accaduto domenica 12 dicembre, quando è passata a circa 23 milioni di km dalla Terra. Ora si sta avvicinando al Sole, con il perielio fissato per il 3 gennaio 2022. Il picco luminoso è però previsto proprio in questi giorni, quando purtroppo la posizione in cielo dell’”astro chiomato” risulta molto sfavorevole, con l’oggetto bassissimo sull’orizzonte ed offuscato dalle ultime luci del giorno oltre che dal chiarore lunare.

Ma che luminosità ha raggiunto la cometa? Personalmente posso proporre tre osservazioni recenti, in cui secondo le mie stime, è scesa poco al di sotto della quinta magnitudine, probabilmente 4,5/4,8 mag. Ciò mi ha permesso di percepirla ad occhio nudo il 10 dicembre, seppure al limite ed usando la visione distolta, da un sito osservativo posto in montagna a mille metri di quota. Riporto tre sessioni osservative:

8 dicembre, ore 5.00

Il cielo non è completamente pulito, ma solcato da velature che di tanto in tanto si diradano. La trasparenza non è comunque ottimale. La Leonard è ben visibile sia al binocolo 20×90 che nel piccolo 10×50. Visibile anche la coda, che però già tenue di suo, fatica a staccarsi in quel cielo non perfetto.  

10 dicembre, ore 5.30

Riosservo la Leonard che, seppure relativamente bassa in cielo, risulta visibile ad occhio nudo, percepibile come una piccola chiazza appena accennata, localizzabile con la visione distolta. Al Binocolo 20×90 è evidente il suo falso nucleo e molto luminosa la chioma più interna. La coda è invece tenue, lunga almeno 1,5°. Anche al binocolo 10×50 la cometa è facile, con visibile anche la coda. Comparandola al vicino ammasso globulare M5 la valuto di mag.5.

12 dicembre, ore 6.00

Con gli amici Vittorio e Andrea salgo in quota a Passo Valles, 2032 m sperando in un ultimo (forse) saluto alla Leonard che passa vicino alla Terra. Fa freddissimo (temperatura -11°C) ma il cielo è ottimo, a parte qualche sporadica velatura all’orizzonte.

Avvisto la cometa con il binocolo 10×50 alle 6.00, proprio alla fine della notte astronomica, alta circa 3° sull’orizzonte. Al binocolo 20×90, quando si alza un po’ di più ed il cielo comincia a rischiarare, risulta piuttosto luminosa, con la chioma ben condensata ed uniforme. La coda è invece molto tenue, percepibile per circa mezzo grado. La cometa si trova a poco più di 3° dall’ammasso globulare M12, di mag. 6,8, che però non riesco a vedere. Una stima non accurata sulla luminosità mi porta a valutarla al di sotto della quinta mag. tra la 4,5 e la 4,8 mag. Risulta molto facile anche nel piccolo binocolo 10×50. Chiaramente non è visibile ad occhio nudo come qualche giorno prima perché troppo bassa ed immersa in un cielo non completamente buio. Se alta sarebbe stata sicuramente visibile piuttosto agevolmente anche senza strumenti, pur senza spiccare. Scatto anche una suggestiva foto usando l’astro-inseguitore, immortalandola con una focale di 135mm. sopra una serie di cime dolomitiche appartenenti alle Pale di S. Martino.

Domenica 12 dicembre sarà stato l’addio a questa bella cometa?

Qualcuno la dava per spacciata a fine novembre a causa di un suo presunto disgregamento, ed invece ha tutto sommato tenuto. Speriamo tenga duro ancora e magari ci sorprenda! Ma razionalmente le possibilità di rivederla non sono molte, dato che la luminosità attuale raggiunta non è abbastanza elevata per riuscire a staccarla da un fondo cielo non certo scuro come quello in cui sarà immersa nei prossimi giorni. Inoltre, come già ricordato, influisce moltissimo anche la sua posizione che la colloca vicina all’orizzonte nel momento in cui fa buio, senza infine dimenticare che in pochi giorni dovrebbe cominciare a perdere luminosità. Ci vorrebbe un colpo di…coda, un evento che portasse l’oggetto ad aumentare, anziché diminuire, la propria brillantezza, ma questo è un fattore non pronosticabile a tavolino. Un astronomo dilettante motivato ed appassionato di comete ha comunque l’obbligo di monitorare la situazione, anche considerando che sarà più comodo , come orario,  tentarne l’osservazione dato che sarà osservabile dopo il tramonto anziché all’alba. Un ultimo spunto: nelle serate del 17 e 18 dicembre la Leonard transiterà a sud di Venere, passando a poco più di cinque gradi dal brillantissimo pianeta. Potrebbe essere l’occasione per una bella ripresa a grande campo includendo elementi paesaggistici. Oppure, usando una focale più spinta di una foto che ritragga la fase di Venere (attorno al 13%) e la cometa. Ammesso e non concesso, come abbiamo già scritto, che la Leonard sia ancora percepibile!

Ma tentare porta a volte a grandi soddisfazioni e spingersi un po’ oltre il solito tran tran porta a volte a grandi soddisfazioni.  

67P Churyumov-Gerasimenko

La periodica 67P, famosa per l’incontro del 2014 con la sonda Rosetta – che rilasciò l’orbiter Philae per uno schianto programmato sulla cometa – sarebbe di per sé un target interessantissimo, se non fosse oscurata dalla Leonard, sicuramente più attrattiva in questo periodo. Ma un’occhiata, soprattutto chi non lo ha già fatto precedentemente, la consiglio vivamente, poiché nonostante sarà già transitata al perielio e nel punto più vicino alla Terra, in dicembre risulterà ancora piuttosto visibile (si manterrà al di sotto della decima magnitudine).

La dovremo cercare nella parte settentrionale del Cancro, nei pressi della stella di quarta magnitudine, che fungerà da ottimo punto di riferimento. Sarà osservabile già prima della mezzanotte, anche se in seguito si alzerà maggiormente in cielo, risultando visibile in condizioni migliori.

Nella prima decade di novembre, in una sessione condotta con un riflettore da 30 cm, ho trovato 67P molto facile da osservare. Erano visibili qualche primo arco di coda ed un falso nucleo piuttosto marcato.

C/2019 L3 ATLAS

E’ una cometa già relativamente luminosa (decima magnitudine), che in dicembre raggiungerà il suo apice di luminosità (nona magnitudine). Nella prima metà del mese sarà rintracciabile nella Lince, passando poi per alcuni giorni in Auriga, prima di trasferirsi nei Gemelli e transitare non distante dalla stella Alfa Castore. Sarà già osservabile in prima serata, anche se in seguito si alzerà ulteriormente in cielo. All’occhio risulterà molto piccola e d’aspetto condensato, risultando visibile anche per un occhio poco esperto.

Buone osservazioni!!!