Differenze pesanti
Differenze pesanti
Difficile trovare qualche somiglianza tra Ganimede e Callisto, le due principali lune di Giove. Paragonabili come dimensioni e certamente molto simili nella loro composizione, ma davvero molto differenti non solo nell’aspetto esteriore, ma anche nella struttura interna.

Fin dalle prime analisi ravvicinate delle sonde Voyager – confermate appieno anche dall’epico lavoro della sonda Galileo – i planetologi si trovarono di fronte a una bella gatta da pelare: pur essendosi formati nella stessa regione del Sistema solare e dunque condividendo la medesima materia prima e le medesime condizioni ambientali, Ganimede e Callisto avevano seguito due strade evolutive differenti. Qual era la chiave di questa differenza? Mistero davvero fitto, tanto che finora a nessuno era mai riuscito di giustificare in modo sufficientemente condivisibile una simile situazione.
In uno studio pubblicato online su Nature Geoscience a fine gennaio, però, si ipotizza una spiegazione che potrebbe risultare vincente. Amy C. Barr e Robin M. Canup, ricercatrici del SwRI Planetary Science Directorate, hanno infatti creato un modello matematico in cui si mostra come i cammini evolutivi di Ganimede e Callisto divergano circa 3,8 miliardi di anni fa, nel corso del periodo che i planetologi chiamano il Late Heavy Bombardment. Come dice il nome, si tratta del periodo primordiale dell’evoluzione della famiglia del Sole caratterizzato da violenti impatti provocati dal caotico e pericoloso intersecarsi delle orbite dei corpi asteroidali e cometari che popolavano il sistema.

Per Ganimede e Callisto si trattò di un vero tiro al bersaglio, reso ancora più drammatico dalla potente azione gravitazionale di Giove. A causa della differente distanza dal pianeta gigante, però, le due lune sperimentarono un destino diverso. Ganimede, più vicino a Giove, venne colpito dal doppio dei proiettili cometari che colpirono Callisto e per di più quei proiettili cosmici erano dotati di velocità più elevate. Il risultato di tale bombardamento fu un riscaldamento talmente intenso e profondo che sfociò nella completa fusione del satellite, rendendo in tal modo completamente differente la sua struttura interna da quella del gemello Callisto.

“E’ incredibilmente importante – ha sottolineato Amy Barr – comprendere come mai questi due corpi praticamente gemelli sono diventati così diversi l’uno dall’altro. In queste differenze si nascondono preziosi indizi sull’evoluzione iniziale del nostro Sistema solare.”