Cassini e l'ultimo, finale "lontano flyby" di Titano, che ha dato alla sonda la piccola spinta, quasi una carezza, necessaria per entrare nel tragitto che la porterà ad immergersi nell'atmosfera di Saturno. Crediti: NASA/JPL-Caltech

Cassini ha dato il “bacio di addio” a Titano, ed proprio così che gli ingeneri di missione hanno chiamato questa manovra, perché è stato l’ultimo avvicinamento alla Luna di Saturno che ha sempre assistito la sonda per i suoi cambi di traiettoria. Quest’ultimo bacio dunque ha fornito alla sonda la spinta gravitazionale necessaria per immergersi nell’atmosfera del grande pianeta gassoso. Ultima impresa senza ritorno.

La sonda ha raggiunto la minima distanza di questo ultimo flyby alle le 18:04 (ora italiana) dell’11 settembre, a un’altitudine di circa 120 mila chilometri dalla superficie della luna. Si è messa in contatto con la Terra questa notte (tra le 00 e le 00:45 del 13 settembre) per inviare immagini e altri dati raccolti durante il passaggio. I navigatori analizzeranno la traiettoria grazie a questo downlink, per avere la conferma che Cassini si trova proprio nella direzione giusta, pronta ad immergersi nell’atmosfera di Saturno nel modo e nei tempi pianificati.


La stupenda animazione che mostra come potrebbe essere l’ultimo definitivo tuffo della sonda nell’atmosfera di Saturno.

La sonda rallenterà leggermente lungo la sua orbita, abbassando l’altitudine del suo volo in modo da sopravvivere il più possibile mentre entrerà nell’atmosfera. Trovate tutti i dettagli di questa ultima e finale impresa della sonda anche nello speciale dedicato all’intera missione su Coelum astronomia 214 di settembre.

➜ Leggi Il tuffo finale di Cassini

Cassini ha effettuato centinaia di flyby di Titano, durante il suo giro lungo ben 13 anni nel sistema di Saturno. Alcuni a distanza ravvicinata e alcuni, come questo, più lontani.

«Quella di Cassini  e Titano è stata una relazione a lungo termine, con un nuovo appuntamento quasi ogni mese da più di un decennio», ha detto Earl Maize, Project Manager  della missione al JPL della NASA (Pasadena, in California). «Questo incontro finale è una sorta di saluto dolce-amaro, ma come ha fatto per tutta la missione, la gravità di Titano sta ancora una volta mandando Cassini dove abbiamo bisogno che vada».

Un'immagine grezza degli anelli di Saturno ripresi a giugno 2017. Crediti: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute
Cassini concluderà così il suo viaggio nel sistema di Saturno, volutamente in modo catastrofico, per assicurare che le lune di Saturno – in particolare Encelado, con il suo oceano sotterraneo e i segni di attività idrotermale – restino incontaminate per l’esplorazione futura. Questa immersione spaziale è il battito finale del “Grand Finale” di missione, che ha visto la sonda tuffarsi per 22 volte, settimanalmente dal 22 aprile di quest’anno, attraverso la zona  libera tra Saturno e i suoi anelli. Nessun veicolo spaziale ha mai avvicinato il pianeta in questo modo finora.

E per seguire questo ultimo battito finale, tanti sono gli streaming, a partire ovviamente da quello della NASA. Anche se la sonda, negli ultimi momenti, manderà “in diretta” i dti raccolti a Terra, non sarà ovviamente una vera “diretta”. Tecnicamente non potremo assistere al momento finale “live”, Saturno si trova a oltre 10 unità astronomiche dalla Terra (attorno ai 1500 milioni di chilometri…) ci vogliono quindi circa 83 minuti perché un segnale dalla sonda arrivi fino a noi.

Tutte la fasi saranno comunque seguite e commentate (in inglese) dalla Diretta NASA LIVE dalle pagine USTREAM o YouTube. Qui di seguito la scaletta con gli orari (ora italiana) delle dirette:

13 settembre
dalle 19:00: Conferenza stampa dal Controllo Missione del JPL, per i dettagli e una preview delle attività di missione.

14 settembre
dalle 19:00 alle 24:00 l’evento Social della NASA, con speakers in diretta sempre dal JPL.

15 settembre
attorno alle 05:00:
Collegmento in attesa dell’ultimo downlink di dati, che dovrebbe iniziare all’incirca a quest’ora. Le immagini saranno mandate online man mano che verranno scaricate.

dalle 13:00 alle 14:30: Live per commentare il finale della missione, con collegamento continuo (solo audio) dal Controllo Missione per seguire le operazioni in corso.
per le 14:00 sono attesi gli ultimi dati dalla sonda e il definitivo segnale finale (o assenza di segnale che decreterà la distruzione della sonda).
alle 15:30 collegamento per la conferenza stampa post-missione dal JPL.

Le dirette dalla NASA sono ovviamente in lingua inglese e seguiranno le operazioni passo passo. L’ASI attiverà una diretta a partire dalle 12:00 del 15 settembre, con collegamenti da Cagliari, L’Aquila e Jet Propulsion Laboratory, vi segnaliamo però anche due streaming italiani, che ci faranno invece ripercorrere questi vent’anni di missione, in attesa di commentare il finale.

il 14 settembre dalle 21:00,  gli straordinari risultati della missione Cassini verranno raccontati in una trasmissione organizzata da EAN, Associazione Stellaria, Empiricamente, con la partecipazione di Elisabetta Bonora (che ha curato parte dello speciale sulla missione pubblicato su Coelum Astronomia).

il 14 e 15 settembre dalle 21.30 alle 23:00 due speciali prima e dopo la conclusione della missione a cura di AstronomiAmo per ripercorrere le principali tappe della missione con particolare riguardo alla strumentazione italiana e alle scoperte sul sistema Saturno. Come sempre tanti gli ospiti che interverranno: Marco Mastrogiuseppe (La Sapienza di Roma); Paolo Tortora (Università di Bologna); Andrea Accomazzo (ESA); Luciano Iess (La Sapienza di Roma); Federico Tosi (INAF-IAPS); Roberto Barbieri (Univiersità di Bologna); Marcia E. Burton (JPL NASA).

Gli streaming li potrete trovare anche nella nostra homepage (www.coelum.com) e qui su questa pagina. Non mancate, noi li seguiremo entrambi! 🙂

Tutte le informazioni sul Grand Finale nel sito della NASA


Rivivi con noi tutte le fasi di questa straordinaria missione

Un diario di viaggio per immagini lungo vent’anni…

Coelum Astronomia 214 di settembre 2017 è online, come sempre in formato digitale e gratuito…
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3 Commenti

  1. E’ triste sapere che una delle missioni tanto importanti nella storia debba finire in un autentico suicidio e la fine di ulteriori informazioni sul pianeta Saturno e suoi satelliti (Titano soprattutto). Spero che in un futuro non tanto lontano, un ulteriore missione possa mettere in luce se in uno di questi satelliti, come anche Europa di Giove possa o potrà ospitare la vita extraterrestre e magari poter essere colonizzata.

    • E’ proprio per quello che è stato necessario disintegrare la sonda. Non avrebbe avuto carburante per proseguire ancora a lungo e il rischio che si schiantasse su una di queste incredibili lune, rischiando di contaminarle, era alto… ormai Cassini ha raccolto tutti i dati che poteva raccogliere, e che saranno studiati ancora per molti anni, le scoperte non sono finite con lei. Ora è tempo di ideare nuove missioni (già in cantiere) per l’esplorazione mirata di questi mondi…