La cartina indica la posizione delle due galassie in cui sono esplose le supernovae di cui si parla nell'articolo. Cliccare per ingrandire.

Le supernovae extragalattiche più belle e luminose della storia sono ovviamente quelle esplose in galassie Messier… ed è ancora vivo il ricordo del record raggiunto nel 2014 con ben quattro scoperte in oggetti del famoso catalogo.

Purtroppo, dopo un 2015 assai avaro di questo genere di supernovae, nemmeno il 2016 sembra prediligere le galassie di Messier, o almeno fino ad ora. Tuttavia, in marzo si è verificata una fortunata coincidenza, ovvero l’esplosione, a pochi giorni di distanza, di due stelle appartenenti a galassie che nulla hanno da invidiare a quelle catalogate da C. Messier, entrambe situate nella costellazione dell’Orsa Maggiore a soli 16 gradi l’una dall’altra.

Una ghiotta occasione per immortalarle insieme con poco sforzo. In questo periodo dell’anno infatti la costellazione dell’Orsa Maggiore si trova già alta in cielo subito dopo il tramonto e quindi l’orario per la ripresa sarebbe davvero comodo.

La supenova SN 2016bau sovrapposta a una immagine di Marco Burali della bellissima NGC 3631. Nella cartina in apertura la posizione in cui trovare la galassia.

La prima delle due supernovae è la SN2016bau scoperta il 13 marzo dal veterano cacciatore di supernovae inglese Ron Arbour (72 anni) giunto alla sua scoperta n. 34. La galassia ospite è la bellissima spirale vista di faccia NGC 3631, posta a circa 40 milioni di anni luce.

Al momento della scoperta la supernova mostrava una luminosità pari alla mag.+17,8 ma in netto aumento nei giorni seguenti. Lo spettro ripreso il 14 marzo dall’osservatorio di Asiago con il telescopio Copernico da 1,82 metri ha permesso di classificare la supernova di tipo Ib scoperta circa 10 giorni prima del massimo, con i gas eiettati dall’esplosione che viaggiano ad una velocità di circa 16.800 km/s. Il massimo di luminosità di questa supernova si è verificato intorno al 24 marzo, raggiungendo la mag.+14,9. La conferma che si tratta proprio di una supernova molto giovane è venuta dal programma di ricerca professionale ATLAS che, circa due giorni prima della scoperta, aveva ripreso un’immagine della galassia in cui la supernova non era presente.

NGC 3631 ha già ospitato altre tre supernovae: la 1996bu, la 1965L e la 1964A.

Una ripresa della SN2016bkv nella galassia NGC 3184 ottenuta da Paolo Campaner con un riflettore da 400mm F.5,5 ed esposizione di 25x75 secondi.

La seconda supernova è la 2016bkv scoperta il 21 marzo dal mitico ricercatore del Sol Levante Koichi Itagaki (vedi articolo) che con questo successo raggiunge l’invidiabile quota di 117 scoperte.

La galassia ospite è un’altra spirale vista di faccia, la NGC 3184, forse ancora più bella della precedente. Anche la sua distanza è inferiore e si attesta intorno ai 30 milioni di anni luce. Al momento della scoperta la supernova mostrava una luminosità pari alla mag.+15,9. Lo spettro ripreso nella notte del 23 marzo dal Haleakala Observatory nelle isole Hawaii con il Faulkes Telescope Nord di 2 metri di diametro, ha permesso di classificarla di tipo II, scoperta circa quattro giorni prima del massimo di luminosità, che puntualmente si è verificato il 25 marzo raggiungendo la mag.+14,6.

Anche NGC 3184 è una veterana di supernovae avendone già ospitate altre quattro: la 1921B, la 1921C, la 1937F e la 1999gi oltre alla 2010dn che si è rivelata successivamente essere una Luminous Blue Variable (LBV, una classe di oggetti noti anche come “Supernova Impostore”.

Abbiamo perciò a portata di telescopio due luminose supernovae in due stupende e fotogeniche galassie a spirale, vicine fra loro e per di più facili come orario di ripresa perché già alte in cielo appena fa buio e senza il disturbo della Luna. Cosa desiderare, quindi, di più?

Vi invitiamo a condividere come sempre le vostre immagini anche su www.coelum.com/photo-coelum dove già si trova un’immagine della SN2016bkv ripresa da Yuri Puzzoli! Aspettiamo anche le vostre!

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