Secondo le osservazioni effettuate lo scorso settembre al Telescopio Magellan di Las Campanas (Cile), Giove possiede altri due piccoli satelliti di circa 1 chilometro di diametro, collocati a grande distanza dal pianeta e con periodi orbitali di 580 e 726 giorni.
La scoperta, che porta per il momento a 67 il numero totale di satelliti noti di Giove, è stata resa possibile grazie all’applicazione delle nuove tecnologie osservative adottate per lo studio dei pianeti extrasolari.
Electronic Telegram No. 3002
Electronic Telegram No. 3002 NEW SATELLITES OF JUPITER: S/2011 J 1 AND S/2011 J 2 S/2011 J 1 2011 UT R.A. (2000) Decl. Mag. Epoch = 2012 Mar. 14.0 TT S/2011 J 2 2011 UT R.A. (2000) Decl. Mag. Epoch = 2012 Mar. 14.0 TT NOTE: These ‘Central Bureau Electronic Telegrams’ are sometimes superseded by text appearing later in the printed IAU Circulars. (C) Copyright 2012 CBAT |
Le nuove lune fanno parte dello sciame di piccoli satelliti retrogradi, forse un centinaio in tutto, che probabilmente popolano la parte più esterna del sistema di Giove: sono state classificate per il momento con le sigle S/2011 J1 e S/2011 J2, in attesa della conferma da parte della IAU, che procederà all’assegnazione di nomi propri, con ogni probabilità tratti ancora dalla mitologia greca o latina, tra le amanti o i figli del mitico Zeus.
Almeno così la pensa Scott Sheppard, del Carnegie Instituiton of Science, autore della scoperta al Magellan, che aggiunge: “Ormai la lista dei nomi possibili si va assottigliando, dei e semidei non sono poi così numerosi, molti meno probabilmente dei satelliti di Giove ancora da scoprire, per non dire di quelli in attesa di essere scoperti attorno a Saturno e Nettuno”.
La scoperta di questi oggetti, apparentemente insignificanti a causa delle piccole dimensioni, è in realtà di grande interesse scientifico: la loro orbita retrograda, insieme con l’inclinazione sul piano generale dell’orbita di Giove e degli altri satelliti, indica che si tratta di oggetti provenienti da altre regioni del Sistema Solare, catturati dalla gravità di Giove, parecchio tempo dopo la formazione del sistema gioviano. La determinazione dei parametri orbitali è quindi di estremo interesse per ricostruire la storia dell’evoluzione del Sistema Solare e della complessa dinamica che la caratterizza.
Per approfondire: