La Luna non passerà al centro del cono d’ombra, tanto che la magnitudine (o grandezza) dell’eclisse (valore che dà la misura di quanto il disco lunare sia penetrato all’interno del cono d’ombra) sarà di 1,2764, a fronte di un massimo che in rari casi arriva a sfiorare l’1,9 (se tale valore è <1 l’eclisse sarà parziale, se =1 il disco lunare sarà tangente a quello dell’ombra – e l’eclisse totale quindi brevissima – mentre se >1 la totalità avrà una durata più o meno lunga a seconda del valore numerico). Nel caso del 28 settembre la durata della totalità sarà di un’ora e 12 minuti, con la Luna che al momento del massimo sarà alta circa +25° sull’orizzonte ovest-sudovest.

L’ultima eclisse lunare totale visibile dall’Italia si è verificata il 15 giugno 2011 ma, come qualcuno ricorderà, la Luna si levò dall’orizzonte quando era già parzialmente entrata nel cono d’ombra.

A parte la scomodità dell’orario, quella del prossimo settembre sarà invece un’eclisse abbastanza favorevole per il nostro paese. Le condizioni di osservabilità saranno infatti ottimali per quasi tutte le fasi, e solo l’uscita dalla penombra avverrà (tranne che nelle località italiane più a ovest) con la Luna bassa sull’orizzonte o già tramontata.

Il disco del nostro satellite inizierà a immergersi nella penombra alle 2:11, quando sarà alto mediamente +46° sull’orizzonte di sud-sudovest.

Poco meno di un’ora dopo, alle 3:07, comincerà a scivolare nel cono d’ombra e a cambiare decisamente colore.

Alle 4:11 inizierà la totalità, che alle 4:47 raggiungerà la fase del massimo oscuramento.

Alle 5:23 finirà la totalità, e alle 6:27 la Luna uscirà completamente dall’ombra.

Fasi e condizioni di visibilità dell’Eclisse Totale di Luna in Italia. Sono indicati gli istanti (TMEC) dell’inizio delle diverse fasi e, per ognuna delle cinque città, le relative altezze della Luna sull’orizzonte astronomico e gli azimut (cliccare per ingrandire).

L’eclisse avverrà nella parte meridionale della costellazione dei Pesci, in una regione priva di stelle cospicue e lontana anche dalla Via Lattea; il che limiterà l’inventiva di quegli astrofotografi che, negli ultimi anni, erano riusciti a produrre splendide foto della Luna rossa su sfondi di stelle o di nubi galattiche.

In mancanza di “quinte” celesti, ci saranno però i paesaggi terrestri a fare da sfondo all’eclisse. E in questo aiuterà moltissimo (sempre che si riesca a stare svegli fino a quell’ora) l’altezza sull’orizzonte sempre più prossima della Luna al profilo superiore del paesaggi, naturalistico, urbano o suburbano che sia.

Sulla scelta dello strumento più adatto, per ognuna delle svariate tecniche che si possono usare per riprendere l’eclisse,  rimandiamo all’articolo di Daniele Gasparri, pubblicato in Coelum n. 149 e alle pagine online suggerite a fine articolo.

Altri spunti e suggerimenti si possono trovare sfogliando le immagini dei nostri lettori su Photocoelum (vedi: eclisse totale di luna, eclissi di Luna, Luna rossa, o più generalmente la categoria Luna e Eclissi di Luna, dove per ogni foto sono indicati, per lo più, anche strumentazione, tempi, condizioni e modalità di ripresa).

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