Guardando la lunga diretta trasmessa dalla NASA, e ascoltando le grida e la gioia di chi stava assistendo allo spettacolo di questa Eclissi totale di Sole, non si poteva fare a meno di immaginare tutta questa “meraviglia urlata” attraversare gli Stati Uniti da Lincoln Beach, in Oregon, a Charleston, in Carolina del Sud, lungo 12 stati assieme all’ombra della Luna, proprio come una ola attraversa uno stadio durante una partita. Un’ola della durata di circa un’ora e mezza – questo il tempo che l’ombra ha impiegato per attraversare gli Stati Uniti – e anche per noi, che non eravamo lì, l’emozione è stata altrettanta, anche solo via streaming…
Per i pochi commenti preoccupati, che nonostante tutto sono arrivati e arrivano, ricordiamo che un’eclissi totale è solo un meraviglioso gioco di prospettiva, che dipende esclusivamente dal nostro punto di vista, oltretutto molto limitato nello spazio e nella durata, e che non cambia nulla riguardo alle energie in gioco (venti solari, campi magnetici o altro) che quotidianamente interagiscono attorno a noi e alla nostra Terra. Per il nostro sistema vitale è un giorno come un altro… niente di più, ma per i pochi che si ritrovano in quella privilegiata stretta fascia di totalità è senz’altro uno spettacolo emozionante. In passato, quando non si sapeva ancora di cosa si trattasse, sicuramente poteva essere anche spaventoso, e profezie, presagi, timori potevano avere una motivazione, oggi proprio no!
Di come potevano essere viste le eclissi in passato, o anche più recentemente in zone remote dove l’informazione scientifica non era ancora arrivata, ne abbiamo parlato negli approfondimenti dello Speciale dedicato all’Eclissi di Sole USA 2017 sul numero di Coelum Astronomia 113, di luglio/agosto (come sempre in formato digitale e gratuito).
➜ Come funzionano le Eclissi di Sole. «Ah, Signor Professore, la scienza esiste!» di Mario Rigutti
➜ Eclissi di Sole: dalle suggestioni del passato alla scienza del futuro di Alessandro Bemporad, Luca Zangrilli, Silvano Fineschi (INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino)
Prossimamente su Coelum astronomia (nel numero di ottobre) troverete una galleria di immagini amatoriali e i commenti di alcuni dei tanti astrofili e appassionati italiani in trasferta, se volete condividere anche le vostre pubblicatele con un commento su PhotoCoelum, per condividerle con i nostri lettori, o inviatele a gallery@coelum.com, con tutti i dettagli di ripresa. In entrambi i casi, tra quelle arrivate entro questa settimana, selezioneremo le migliori, o i ricordi più particolari, per la pubblicazione sul prossimo numero.
Al momento invece “accontentiamoci” delle meravigliose foto pubblicate dalla NASA, foto riprese da particolari e diversi punti di vista… L’eclissi infatti non è stata osservata solo da Terra, dalle quasi 200 milioni di persone che si sono ammassate nella fascia di totalità, ma ovviamente Osservatori spaziali, Osservatori volanti (su aereo o su pallone sonda) e anche la Stazione Spaziale Internazionale sono stati coinvolti nella ripresa e nell’osservazione dell’evento.
E tra le prime immagini che vi mostriamo non potevano essere che quelle incredibili, qui sotto, dell’ombra della Luna che si sposta sulla Terra twittate dal nostro Paolo Nespoli dalla Stazione Spaziale Internazionale, dove si trova impegnato nella missione VITA.
Voila! The #Eclipse2017 shadow from @Space_Station, no words needed // Voilà! L’eclisse vista dalla Stazione Spaziale, non servono parole… pic.twitter.com/7kD5AYb5zj
— Paolo Nespoli (@astro_paolo) 21 agosto 2017
Mentre qui a destra una ripresa di Randy Bresnik, sempre a bordo della Stazione Spaziale, di un momento della parzialità. Testimoni dell’eclissi dall’orbita, con Nespoli e Bresnik, anche Jack Fischer e Peggy Whitson della NASA e il Comandante Fyodor Yurchikhin e Sergey Ryazanskiy della Roscosmos, tutti parte dell’equipaggio della Expedition 52. La Stazione Spaziale, lungo la sua orbita, ha attraversato il percorso dell’eclissi tre volte, passando sopra gli Stati Uniti a un’altitudine di circa 400 chilometri.
Invertiamo il punto di vista e 1.500 fotogrammi al secondo con una telecamera ad alta velocità, ci mostrano la stessa Stazione Spaziale Internazionale attraversare il disco del Sole parzialmente eclissato a circa otto chilometri al secondo! L’impresa è riuscita Joel Kowsky, dalla sua postazione vicino a Banner, in Wyoming (Crediti video: NASA / Joel Kowsky).
Sempre l’ombra della Luna sulla Terra, questa volta ripresa da molto più lontano, da ben un milione di chilometri di distanza. La fotocamera è la EPIC della NASA, a bordo del Deep Space Climate Observatory (DSCOVR) del NOAA, che ha catturato 12 immagini a colori naturali della Terra illuminata dal Sole. EPIC riprende quotidianamente circa 20/22 immagini del lato illuminato della Terra, per questo nel montaggio si vede l’eclissi a ritmo accelerato.
E non potevano ovviamente mancare le immagini SOHO, l’Osservatorio solare ESA/NASA che riprende, sempre quotidianamente da più punti nell’orbita terrestre, il Sole in diverse lunghezze d’onda, per studiarne tutti i suoi aspetti.
Qui sotto due immagini riprese durante la parzialità nell’estremo ultravioletto, a sinistra a 304 angstrom, evidenziando la granulosità della superficie visibile del Sole, e a destra a una lunghezza d’onda di 171 angstrom, in cui si evidenziano invece protuberanze e brillamenti nella bassa corona. In entrambe si può osservare il bordo irregolare del nostro satellite in controluce.
Chiudiamo questa carrellata di immagini dell’Eclisse dallo spazio con questo bel mosaico formato invece da immagini riprese da Terra. In undici scatti vediamo le varie fasi dell’eclissi, dal primo contatto all’ultimo, passando per il massimo, riprese dalla Madras High School di Madras, in Oregon. Cliccate per vederla più in grande. E ora aspettiamo le vostre…
Indice dei contenuti
E per saperne di più sulle Eclissi di Sole
➜ Come funzionano le Eclissi di Sole. «Ah, Signor Professore, la scienza esiste!»
➜ Geometria delle eclissi di Mario Rigutti
➜ Eclissi di Sole: dalle suggestioni del passato alla scienza del futuro
di Alessandro Bemporad, Luca Zangrilli, Silvano Fineschi (INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino)
➜ Eclissi storiche. I primi passi verso lo studio della parte esterna del Sole di Mario Rigutti
➜ Le mie Eclissi di Sole. Diario di Viaggio di un Astronomo di Mario Rigutti
Eclissi di Sole, tra suggestioni Storia e Scienza! Tutti consigli per l’osservazione del cielo di luglio e agosto su Coelum Astronomia 213
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