Questa mattina un Proton-M ha illuminato i cieli nuvolosi sopra le fredde steppe del Kazakistan. In cima al razzo, le prime due sonde del programma ExoMars hanno dato inizio alla loro lunga traversata interplanetaria che a ottobre le porterà a raggiungere Marte.
La separazione del terzo stadio è avvenuta in orario, 9 minuti e 42 secondi dopo il lancio. Al momento della separazione, il razzo si trovava a 153 km di quota, su una traiettoria balistica suborbitale. Poco più di un minuto e mezzo dopo, si è acceso anche il motore S5.98 dello stadio superiore, il Briz-M. La prima manovra, conclusasi poco fa, ha permesso al motore di parcheggiare le due sonde in un’orbita preliminare a 175 km di quota.
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Aggiornamento:
Dopo aver viaggiato passivamente per più di un’ora e aver completato quasi una rivoluzione intera intorno alla Terra, il Briz-M ha riacceso il suo motore nei cieli della Russia meridionale per portarsi su una seconda orbita a 292 per 5272 km di quota, con un periodo di 2 ore.
Quattro ore dopo il decollo, il Briz-M ha completato anche la terza manovra, alzando così la propria orbita a 693 per 21079 km di quota.
Trascorse altre sei ore di relativa tranquillità (eccetto per l’espulsione di un serbatoio vuoto in modo da alleggerire lo stadio), il Briz-M si è riacceso sopra i cieli degli Stati Uniti. La quarta e ultima manovra è durata 12 minuti e 29 secondi.
Alle 21:12:45, le due sonde si sono liberate dalla presa del Briz-M, il quale ha così potuto completare il delicato compito che gli era stato assegnato. Poco dopo, lo stadio ha eseguito due manovre minori per annullare le probabilità di collisione con le due sonde o con Marte.
Altri 76 minuti più tardi, alle 22:29 ora italiana, la stazione radio keniota di Malindi, operata dall’Agenzia Spaziale Italiana, ha acquisito il segnale del Trace Gas Orbiter. Una manciata di istanti più tardi, il TGO ha aperto i suoi pannelli solari, generando una corrente di 15 Amp.
Nell’arco delle prossime settimane, le comunicazioni con il Trace Gas Orbiter verranno trasferite alle due antenne principali dell’ESA, in Argentina e in Australia. Fino al 24 Aprile, gli ingegneri saranno impegnati a verificare lo stato di salute di tutti i sistemi a bordo delle due sonde. Solo dopo potrà formalmente avere inizio la fase di crociera interplanetaria.
Una grande novità!!!
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Non ho abbastanza occhi per vedere, non ho sufficienti parolo per esprimere. Un saluto: