15 frames catturati il 23 settembre 2018, dalle 10:34 alle 11:48 JST. Crediti: JAXA.

I piccoli rover giapponesi alla conquista dell’asteroide. Eccole le nuove stupende immagini in arrivo dai piccoli Minerva-II scesi su Ryugu il 21 settembre scorso. Ci mostrano riprese dinamiche, fatte in movimento, degne dei miglior film di fantascienza, come quella che abbiamo deciso di utilizzare per la copertina del nuovo numero di Coelum Astronomia, una delle primissime immagini rilasciate dopo il successo dell’operazione.

I due piccoli rover, o meglio “hopper” per via del loro innovativo sistema di movimento, sono atterrati con successo sulla superficie dell’asteroide e stanno compiendo il loro primi… salti. Si tratta di due di tre rover Minerva-II che, essendo parte del primo rilascio, vengono indicati come 1A e 1B.

E quale miglior inizio di questa carrellata se non il primo video in arrivo di quei cieli alieni: un video in time-lapse che mostra il Sole attraversare il cielo di Ryugu, dal punto di vista del rover 1B. Stupefacente!

Questa immagine, anche se meno spettacolare delle altre, è una di tre immagini in sequenza che hanno permesso al controllo missione di confermare la riuscita del primo salto di 1B, conferma anche del funzionamento del sistema che permette ai due rover di muoversi sulla superficie dell’asteroide. Crediti: JAXA

Yuichi Tsuda, Project PM di Hayabusa2, non nasconde la sua soddisfazione: «Non trovo le parole per dire quanto felice io sia di come siamo stati capaci di realizzare l’esplorazione mobile sulla superficie di un asteroide. Sono orgoglioso che con la missione Hayabusa 2 siamo riusciti a contribuire alla creazione di una tecnologia per un nuovo metodo di esplorazione spaziale per muoversi sulla superficie di piccoli corpi».

I Minerva-II non potranno mandare “selfie” ai quali missioni NASA, come quelle dei rover Curiosity o Opportunity, ci hanno abituato, sono letteralmente delle scatole di biscotti con delle antennine per trasmettere informazioni e delle barre per stabilizzare il loro movimento e proteggere dagli urti i pannelli solari preziosi il loro funzionamento, non hanno bracci automatici o altri appendici più complesse e mobili… ma nonostante questo ecco qui sotto una sorta di selfie in arrivo da 1A, la sua inequivocabile ombra proiettata sulla superficie dell’asteroide:

Sembra quasi ergersi come un piccolo conquistatore dalla superficie di questo piccolo mondo alieno, del quale 1A e 1B sono al momento i due e primi abitanti, ma anche i primi abitanti di asteroidi in assoluto. Siamo infatti scesi su altri pianeti del Sistema solare, su lune, su grossi pianeti nani e comete, ma mai l’uomo era riuscito a “conquistare” un piccolo asteroide. Ci  aveva  provato, 13 anni fa, sempre l’agenzia giapponese JAXA con la prima missione Hayabusa, senza però successo.

Makoto Yoshikawa, PM della missione Hayabusa2, ha dichiarato: «Sono davvero commossa nel vedere questi piccoli rover esplorare con successo la superficie di una asteroide, perché non ci eravamo riusciti 13 anni fa, al tempo della prima Hayabusa. Quello che mi ha colpito di più sono state proprio le prime immagini prese da vicino della superficie dell’asteroide».

E vediamo allora alcune di queste immagini, che serviranno anche per decidere dove la sonda madre Hayabusa 2 proverà a raccogliere dei campioni da portare, alla conclusione della missione, a Terra.

Qui a destra, a colori, il suolo dell’asteroide in una immagine ravvicinata di 1B, dopo il suo primo salto.

Subito sotto invece un’immagine ripresa da 1A, che dal suo punto di vista ci mostra caratteristiche diverse dal suolo sassoso, quasi omogeneo ripreso da 1B.

Vediamo infatti una roccia più grossa delle altre, dalla curiosa forma a fagiolo, che sembra quasi un bimbo infagottato adagiato sulla superifice.

Per chiudere non può mancare un’immagine proveniente anche dalla Hayabusa 2, che nel momento in cui si è avvicinata alla superficie per rilasciare i due Minerva, ha scattato questa che, al momento, è l’immagine nitida e a più ad alta risoluzione mai scattata della superficie di Ryugu. È stata ripresa dalla ONC-T (Optical Navigation Camera – Telescopic) a bordo della Hayabusa 2, da una altezza di 64 metri, il 21 settembre alle 13:04 (tempo del Giappone).

Nei riquadri la posizione della zona ripresa nello scatto indicata dalla freccia rossa nella ripresa globale di Ryugu, e dal riquadro giallo nella ripresa durante l’avvicinamento all’asteroide. Crediti: JAXA, University of Tokyo, Kochi University, Rikkyo University, Nagoya University, Chiba Institute of Technology, Meiji University, Aizu University, AIST

Il prossimo passo, il 3 ottobre la discesa di Mascot, l’inviato europeo ancora a bordo di Hayabusa 2, sperando in un analogo successo e tante nuove informazioni direttamente dalla superficie dell’asteroide!

Per tutte le informazioni necessarie sulla missione non perdete lo speciale pubblicato su Coelum Astronomia di ottobre, ora disponibile per la lettura, come sempre in formato digitale e gratuito!