Come ci racconta Manuel De Luca su astronautinews.it:
Dopo circa sette mesi di viaggio interplanetario e una serie di manovre correttive, la sonda al-Amal, in inglese Mars Hope, è arrivata in orbita marziana. Il rendez-vous con il pianeta rosso è stato completato il 9 febbraio alle ore 16:15 UTC. Il veicolo è efficacemente entrato in orbita marziana dove effettuerà per i prossimi 687 giorni terrestri (ovvero un periodo orbitale di Marte) studi relativi all’atmosfera del pianeta, alla sua evoluzione nel tempo e ai possibili scenari futuri.
Con l’arrivo in orbita marziana dell’Emirate Mars Mission (EMM) gli Emirati Arabi Uniti diventano il quinto promotore di missioni senza equipaggio su Marte, dopo gli Stati Uniti, la Russia, l’Unione Europea e l’India. La missione rappresenta inoltre un importantissimo traguardo per il Mohammed bin Rashid Space Centre (MBRSC) sotto un profilo scientifico-culturale. Come dichiarato dallo sceicco Mohammed Rashid Al Maktoum, primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, il successo della missione (oltreché il nome stesso) rappresenta un messaggio di speranza e ottimismo nei confronti di tutta la comunità scientifica del paese.
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Prossima missione in arrivo oggi è invece la sonda spaziale cinese Tianwen-1. In viaggio verso Marte dallo scorso 23 luglio, ha iniziato a scattare immagini in bianco e nero del pianeta a distanza ravvicinata (in apertura vediamo la prima di queste immagini), a testimonianza dell’arrivo della sonda nei pressi del pianeta.
Tianwen 1, è la prima missione indipendente su Marte della Cina, è stata lanciata da un razzo da trasporto pesante Long March 5 dal Wenchang Space Launch Center nella provincia di Hainan, e ha volato per 197 giorni e più di 465 milioni di chilometri nel suo viaggio verso il pianeta, dando il via al programma di esplorazione planetaria della nazione.
Da quanto comunicato dalla China Aerospace Science and Technology Corp, il principale appaltatore spaziale della nazione, condurrà un’operazione di “frenata” per decelerare e assicurarsi di venire catturata dalla gravità marziana, oggi 10 febbraio.
L’amministrazione spaziale, in precedenza, aveva dichiarato che se tutto fosse andato secondo i programmi, la sonda da 5 tonnellate metriche – formata da due parti principali, l’orbiter e la capsula di atterraggio – entrerà nell’orbita marziana oggi 10 febbraio attorno alle 13 (ora italiana), quando sarà a 193 milioni km dalla Terra.
Il veicolo spaziale ha già effettuato quattro correzioni a metà rotta e una manovra orbitale nello spazio profondo.
L’obiettivo finale della missione è far atterrare un rover sulla parte meridionale dell’Utopia Planitia di Marte – una vasta pianura all’interno di Utopia, il più grande bacino di impatto riconosciuto nel sistema solare – per condurre indagini scientifiche. il rilascio però, sicuramente la fase più rischiosa e ambiziosa della missione, è programmato per il mese di maggio. Ricordiamo infatti che l’atterraggio sul pianeta rosso non è semplice come si può pensare, nonostante le numerose missioni inviate…
Per saperne di più sulla missione, se ancora non l’avete letto, non perdete l’articolo Il Programma spaziale cinese e la corsa verso Marte di Elisabetta Bonora (aliveuniverse.today), uscito su Coelum Astronomia 246 in occasione della partenza della missione.
Sono tre le missioni in arrivo sul pianeta rosso in questi giorni, la terza e ultima ad arrivare, il 18 febbraio, sarà forse anche la più attesa e quella che ci terrà con il fiato sospeso fino all’ultimo: Perseverance il rover della NASA, pronto a scendere sulla superficie marziana per far fare un passo in più alla ricerca di tracce di vita microbica nel passato del pianeta. Ve ne parleremo in modo più approfondito nei prossimi giorni, ma intanto, per prepararvi potete leggere l’articolo sempre di Elisabetta Bonora “Perseverance. Conosciamo il nuovo rover in partenza per Marte” pubblicato sempre su Coelum Astronomia 246 e sempre in occasione della partenza.