“Voyages”, viaggi. Semplice ed evocativa il titolo scelto per la nuova strategia di esplorazione dello spazio presentata dalla NASA. Il sottotitolo, “sostenibilità”, fornisce immediatamente la chiave di lettura del documento e rappresenta una vera rivoluzione rispetto al passato. Quarant’anni dopo l’epopea della Luna, non si tratta più di arrivare per primi, ma di costruire un sistema di trasporto, efficiente e sostenibile, per spiccare il balzo verso lo spazio, così come era avvenuti nei cieli, nella prima metà del secolo scorso.

Il motto dei prossimi anni non sarà: «…andare… dove nessuno è andato prima…» dei personaggi di “Star Trek” ma, piuttosto, quello di costruire le infrastrutture per rendere lo spazio un luogo in cui vivere e lavorare. La serie televisiva, d’altra parte, fu concepita negli anni 60, quando la posta in gioco era arrivare sulla Luna per battere i sovietici. La brusca interruzione delle missioni lunari, che finora ci ha relegato entro l’orbita terrestre, ci ammonisce che quella strada non è più praticabile.

Per il futuro, la NASA punta a sviluppare capacità basilari, piuttosto che tecnologie specifiche per un particolare obiettivo. Un programma spaziale robusto, realizzabile con i presenti vincoli di bilancio e sostenibile nel tempo, che permetterà di svolgere missioni sempre più complesse e con destinazioni diverse. Obiettivo dichiarato è espandere la presenza umana in tutto il sistema solare per aumentare la conoscenza scientifica e per favorire la crescita tecnologica ed economica, in un clima di collaborazione globale come quello sperimentato con la Stazione Spaziale Internazionale.

Nei prossimi lustri, la NASA vuole inviare uomini verso varie destinazioni oltre l’orbita terrestre: intorno alla Luna, verso gli asteroidi vicino alla Terra e sulla superficie della Luna e di Marte.

La presenza di acqua su Marte, che Curiosity ha appena confermato, può accelerare alcuni di questi passi. Se si può contare su risorse “marziane”, la missione dei primi astronauti sul pianeta rosso potrebbe rivelarsi meno complessa del previsto.

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