La mappa mostra il campo gravitazionale della Luna misurato dalla missione GRAIL della NASA, dal quale lo studio in esame ha dedotto i suoi risultati. La prospettiva di visualizzazione, nota come proiezione di Mercatore, mostra il lato lontano della luna nel centro e quello vicino (quello visibile dalla Terra) sui due lati. L'unità di misura nella scala sopra l'immagine è il milliGalileo, mGal, unità di misura dell'accelerazione di gravità (1 Galileo = 1 cm/s^2 = 0,01 m/s^2). La colorazione rossa corrisponde a un eccesso di massa che indica aree con una maggiore gravità locale, in blu invece la mancanza di massa e quindi le aree con una minore gravità locale. Image credit: NASA / JPL-Caltech / GSFC / MIT
Tunnel di lava di Thurston, Hawaii Volcanoes National Park, Big Island of Hawaii, U.S.A. by Frank Schulenburg - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18646118

E se la Luna assomigliasse un po’ alle Hawaii? Il paragone non è certo immediato, ma è più calzante di quanto potremmo pensare.

L’arcipelago nel Pacifico ospita infatti spettacolari strutture di origine vulcanica scavate nella roccia: sono i cosiddetti tubi di lava, veri e propri tunnel alti parecchi metri e spesso visitabili.

Viaggiando dalle Hawaii alla Luna, ecco che troviamo esattamente le stesse conformazioni: resti dell’antico vulcanismo lunare, che ha creato sul nostro satellite enormi strutture cave.

È quanto rivelano i dati raccolti da GRAIL, missione NASA di esplorazione lunare iniziata e conclusa nel 2012 ma ancora miniera d’oro di informazioni.

Mappa della gravità lunare creata dal GRAIL. Image credit: NASA/JPL-Caltech/MIT/GSFC

Ora un nuovo studio pubblicato su Icarus confermerebbe l’esistenza di questi tubi di lava sulla Luna. GRAIL ha infatti registrato una leggera variazione nella spinta gravitazionale del nostro satellite, dato che ha suggerito una differenza di densità sotto la sua superficie.

Il team di ricerca, coordinato dalla Purdue University, ha analizzato questa variazione di gravità inserendola in un modello computazionale geologico che integra i dati di GRAIL con le informazioni disponibili sui tubi di lava terrestri.

I risultati confermerebbero la presenza di strutture cave nei sotterranei lunari, corrispondenti appunto ai tunnel di lava.

Secondo gli astronomi queste imponenti gallerie nel suolo della Luna potrebbero essere utilizzate per costruire basi di esplorazione e laboratori in grado di ospitare gli astronauti, fino ad arrivare addirittura a intere città. Rendendo così un giorno abitabile il nostro satellite.


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