Un'immagine a falsi colori di Giove, elaborata da Gerald Eichstädt, un amatore nell'ambito del progetto di citizen science proposto dalla NASA. Chiunque può infatti scaricare le immagini grezze provenienti dalla JunoCam, elaborarle e proporle alla comunità (vedi in calce all'articolo i link). L'immagine è stata ripresa l'11 dicembre quando la sonda si trovava a 459 mila chilometri dal pianeta. I falsi colori sono stati ottenuti combinando le riprese del metano nel vicino infrarosso con quelle nel visibile, dando così risalto alle strutture più alte dell'atmosfera di Giove (come la grande macchia rossa, e l'ovale BA, ricnoscibili dal colore giallo chiaro brillante) normalmente velate dalle nebbie superficiali del polo sud del pianeta. Credits: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Gerald Eichstädt Full image and caption.
Questa foto, scattata alle 17:47 ora italiana dell'11 dicembre 2016, mostra la "Piccola Macchia Rossa", la terza più vasta tempesta anticiclonica che imperversa nell'atmosfera di Giove. Al momento dello scatto, la sonda americana si trovava circa 16600 chilometri al di sopra delle nubi del gigante gassoso. Anche questa immagine proviene dall'elaborazione delle immagini raw di Juno da parte di due "scienziati cittadini" Gerald Eichstaedt e John Rogers. Image Credit: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Gerald Eichstaedt/John Rogers

La sonda americana Juno si sta preparando al suo quarto sorvolo scientifico delle nubi di Giove. Juno doppierà il perigiovio della propria traiettoria alle 13:57 ora italiana di oggi, quando la sonda si troverà appena 4300 chilometri al di sopra delle nubi gioviane, sfrecciando a oltre 208 mila chilometri orari. Durante il sorvolo, tutti e otto gli strumenti scientifici a bordo di Juno saranno operativi.

Nel perigiovio precedente, eseguito l’11 dicembre, lo strumento italiano JIRAM era stato disattivo a causa di un aggiornamento al software.

Le analisi preliminari dei dati raccolti durante i primi sorvoli rivelano che il campo magnetico e le aurore di Giove sono ben più vasti ed energetici di quanto previsto; inoltre, la divisione in fasce e bande che avvolgono il pianeta si estende molto in profondità, all’interno dell’atmosfera di Giove.

Juno si trova ancora nella sua traiettoria di cattura, caratterizzata da un periodo orbitale di 53 giorni. La manovra di riduzione del periodo che avrebbe dovuto inaugurare la campagna scientifica vera e propria di Juno, inizialmente prevista per il 19 ottobre 2016, è stata posticipata a data da definirsi a causa di vari problemi riscontrati dai sistemi di bordo.

La homepage della community di JunoCam, con i vari livelli di partecipazione. Basta registrarsi e dare il proprio contributo in base alla propria esperienza. Dal semplice voto, al fornire dati e riprese del proprio lavoro di astrofilo o astrofotografo esperto.

Lo speciale sulla missione Juno su Coelum astronomia 202


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