L’Agenzia Spaziale Cinese (CNSA) ha recentemente confermato il lancio della sonda Chang’e-5 previsto per il 2017, la missione robotica che raccoglierà dei campioni del suolo lunare e li riporterà sulla Terra.
Ouyang Ziyuan, capo scientifico del Lunar Exploration Project, oltre a confermare che l’altra missione, Chang’e-4, atterrerà sul lato lontano della luna, ha aggiunto che le successive analisi dei reperti geologici collezionati da Chang’e-5 potranno aiutare a far luce sulla formazione ed evoluzione del nostro satellite.
«Siamo pronti. Ogni laboratorio è pronto>», ha dichiarato. «Una volta che i campioni saranno tornati, potremo iniziare subito le nostre analisi».
Chang’e-5 sarà lanciata con un vettore Long March 5, un razzo che farà il suo volo inagurale a breve. La partenza, tuttavia, ancora non è stata fissata ma indicativamente avverrà nella seconda metà del prossimo anno.
La missione sarà la prima a riportare sulla Terra campioni della Luna dopo il Luna 24 sovietico, a più di 40 anni di distanza, e la Cina sarà il terzo paese a tentare l’impresa.
La zona di atterraggio era stata mappata dal modulo di servizio Chang’e 5-T1 e, anche se non è stato dichiarata pubblicamente, dovrebbe corrispondere più o meno al Mare Crisium, a nordest del Mare della Tranquillità.
Nel frattempo, come da programma, il modulo spaziale Tiangong-2 (TG-2) ha ricevuto la visita del primo equipaggio (potete seguire le orbite della TG-2 e TG-1 nel mission log di Marco Di Lorenzo).
Il secondo “Palazzo Celeste” aveva iniziato la sua missione biennale alle 16:04 ora italiana del 15 settembre con un lancio perfetto dal Pad 921 del Jiuquan Satellite Launch Center nel deserto del Gobi ed il vettore Chang Zheng (Long March) 2F/T2.
Dotata di maggiori confort e più esperimenti scientifici rispetto alla Tiangong-1, la stazione spaziale cinese ha visto attraccare il suo primo equipaggio a bordo del Shenzhou-11 alle 19:24 UTC del 18 ottobre 2016.
I due astronauti, il comandante Jing Haipeng e il pilota Chen Dong, vivranno a bordo del laboratorio orbitante per 30 giorni, periodo durante il quale verranno condotti esperimenti scientifici e visite mediche per il monitoraggio della salute nello spazio.