Tra i fenomeni appartenenti alla categoria dell’ottica atmosferica, uno dei più affascinanti è quello che viene indicato con l’appellativo di Cintura di Venere.

La Cintura di Venere

Una fascia di un rosa delicato cinge l’orizzonte, immergendo il paesaggio in un’atmosfera surreale: questo evento può essere individuato all’alba o al tramonto in direzione opposta a quella in cui si trova il Sole, nel punto detto proprio antisolare o antelio: poco prima dell’alba il fenomeno è visibile ad Ovest, mentre dopo il tramonto l’evento ottico si evidenzia ad Est.

cintura di venere
crediti: autrice Teresa Molinaro

La Cintura di Venere ha anche il nome di arco anti-crepuscolare, proprio perché si verifica durante il crepuscolo e il bagliore rosato che tinge il cielo, circonda come un arco l’orizzonte opposto al Sole.

Il fenomeno è prodotto dalla luce del Sole, arrossata, riflessa sull’atmosfera: infatti, quando la nostra stella si trova sotto l’orizzonte, i suoi raggi riescono comunque a raggiungere l’osservatore, fino ad arrivare nel punto antisolare dove vengono retro diffusi dall’atmosfera terrestre.

Questo affascinante fenomeno è quasi sempre accompagnato, al di sotto, da una fascia di colore blu o viola scuro, detta anche segmento scuro e meglio nota come Ombra della Terra, che altro non è (ce lo suggerisce già il nome) che l’ombra che il nostro pianeta proietta sull’atmosfera.

Più il Sole sarà basso sotto l’orizzonte (Est o Ovest) maggiore sarà l’intensità dei due fenomeni e anche la loro altezza nel punto opposto, dove il paesaggio sarà completamente immerso in un silenzio surreale che viene presto inondato dalla luce dell’alba, nel caso in cui si tratti del crepuscolo mattutino o sfumerà, al contrario, nel buio della notte.

Benché dunque la Cintura di Venere sia una caratteristica del crepuscolo, non è detto che essa si palesi con costante frequenza, anche perché un cielo nitido e delle ottimali condizioni atmosferiche giocano un ruolo chiave nella manifestazione del fenomeno ottico, che in ogni caso non lascia mai indifferenti, soprattutto quando ad impreziosire la scena si aggiungono altri oggetti celesti, come ad esempio la Luna o i pianeti.

Come astrofotografa e amante di tutto ciò che accade sulla volta celeste sia di giorno che di notte, devo confessare che poter ammirare la Cintura di Venere è uno dei momenti della giornata che preferisco in assoluto.

Nelle foto di seguito potrete ammirare diversi scatti che ho potuto realizzare in circostanze davvero propizie: talvolta calcolando ogni dettaglio e altre volte (nella maggior parte) venendo colta di sorpresa.

cintura di venere
Cintura di Venere e Ombra della Terra dopo il tramonto, con il promontorio di Capo Zafferano, provincia di Palermo. Aprile 2024 Crediti Teresa Molinaro
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crediti Teresa Molinaro
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Ombra della Terra e Cintura di Venere dalla spiaggia di San Vito lo Capo, provincia di Trapani. Luglio 2021 Crediti Teresa Molinaro

LA CINTURA DI VENERE NELLA MITOLOGIA

E come ogni cosa che riguarda la volta celeste, anche il fenomeno della Cintura di Venere trova un richiamo nella mitologia: narra la leggenda che la dea dell’amore e della bellezza, che per gli antichi greci era Afrodite e per i romani Venere, possedeva una cintura dalle qualità magiche che aveva il potere di infondere fascino, bellezza e un’irresistibile sensualità a qualsiasi donna la indossasse, sia che si trattasse di una mortale che di una dea dell’Olimpo.

Pare che anche la dea Era talvolta ne usufruisse per richiamare a sé il suo fedifrago marito, Zeus; vi è traccia di un episodio nel XIV libro dell’Iliade, dove Omero narra così:

“E dal seno disciolse una fascia trapunta,
versicolore, ove tutte raccolte le illècebre aveva.
Era l’Amore quivi, la cupida Brama, il Colloquio
lusingatore, che toglie di senno fin anche i piú saggi.
Questa alla Diva porse, le volse cosí la parola:
«Su’, Diva, prendi, adesso, e avvolgi al tuo sen questa fascia
versicolore, ove tutte s’accolgon le illècebre; e certo
non tornerai, che tutta compiuta non sia la tua brama».
Cosí parlava. Ed Era dagli occhi lucenti sorrise;
e quando ebbe sorriso, sul seno si pose la fascia”.

Anche Afrodite stessa si serví dei poteri della sua cintura per far cadere tra le sue braccia il bellissimo e giovane Adone, conteso con Persefone.
Tra i comuni mortali, nelle antiche popolazioni greche e romane, era un’usanza assai diffusa per le giovani spose quella di indossare un accessorio chiamato cinto o cesto di Venere (dal latino cestus, dal greco κεστός) nel giorno del matrimonio, come buon auspicio per un matrimonio felice e fecondo e in onore della dea Afrodite.

In un gioco di richiami tra la scienza e il mito, quel che è vero è che la Cintura di Venere ha davvero il magico potere di attrarre l’osservatore, lasciandolo incantato dinanzi a un orizzonte colorato di rosa, le cui tinte sembrano plasmare la notte che cala sulla Terra e adornare di luce il giorno che verrà.