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Di fronte a certe immagini astronomiche di oggetti celesti conosciutissimi viene spontaneo chiedersi come sia possibile poter aggiungere nuovi dettagli e nuove conoscenze scientificamente significative…eppure questa ripresa il luce infrarossa della celeberrima Helix Nebula, effettuata dal Telescopio VISTA dell’ESO, a Paranal, mostra particolari altrimenti non visibili e finora non ben evidenziati in altre immagini in luce visibile.

Emerge, ad esempio, l’intricato sviluppo di filamenti di plasma eiettati all’esterno, estesi ben oltre le dimensioni del disco principale (circa 2 anni luce), arrivando fino ad oltre 4 luce dal centro, proiettandosi su uno sfondo particolarmente ricco di stelle e galassie remote.

Una ripresa composita della Digital Sky Survey mostra la planetaria al centro di un campo di circa 2.9 x 2.9 gradi.

Appare inoltre la strutturazione degli anelli di gas concentrici, aggregati in condensazioni locali di aspetto simile a “comete” in espansione a raggiera, dando l’impressione di un gigantesco spettacolo di fuochi artificiali cosmici. La Nebula è ciò che resta dell’esplosione di una antica stella: il residuo è una Nana Bianca in prossimità del centro, circondata da gusci concentrici di gas, polveri e molecole ionizzate.

La bellezza delle Nebulose Planetarie è pari al loro interesse scientifico: rappresentano infatti gli ultimi stadi evolutivi delle stelle simili al Sole, arrivate ad esaurire il loro combustibile nucleare. La Helix, uno degli oggetti più amati e celebrati dagli appassionati di astronomia, si trova a circa 700 anni luce dalla Terra, nella costellazione dell’Acquario.

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La stessa immagine a grande risolzione

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