L’oggetto, una cometa appartenente alla famiglia Kreuz Sungrazer scoperto a fine settembre, ha dato segni di sofferenza nel suo avvicinamento al Sole ed è sembrato già in fase di disgregazione ancora prima di raggiungere il perielio il 28 ottobre, quando sarebbe transitato ad una distanza di appena 1,2 milioni di km. Dopo alcuni outburst che ne hanno innalzato la luminosità (segnali dell’instabilità del nucleo) arrivata vicina al sole si è disgregata completamente come hanno testimoniato le immagini della Camera Lasco a bordo della Sonda Soho. Niente da fare dunque per una possibile cometa luminosissima una volta uscita dalla congiunzione solare. Ricordo che le Kreuz Sungrazer, comete originatesi dalla frammentazione di un corpo più grande con un’orbita che le porta a sfiorare il Sole, molto spesso, come in questo caso, vengono disintegrate dalla nostra stella. Se però sopravvivono possono rivelarsi luminosissime offrendo spettacoli indimenticabili.
LA TSUCHINSHAN-ATLAS SE NE VA
Dopo il perielio di fine settembre e il passaggio nel punto più vicino alla Terra il 12 ottobre la C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS prende decisamente la via dell’abisso dalla quale è venuta, affievolendosi sempre più. Una seconda cometa luminosa, su cui si riponeva qualche speranza, si è invece uscita disintegrata dall’incontro con il Sole.
C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
Dopo essere risultata la grande protagonista di ottobre, mese in cui ha attirato su di sé tutte le attenzioni, in novembre, pur in allontanamento, sarà ancora un oggetto molto interessante e sicuramente da seguire. Dall’Ofiuco si sposterà verso l’Aquila, risultando osservabile comodamente in prima serata ad una buona altezza. La sua luminosità varierà da un’ancora ottima quinta magnitudine a inizio mese fino attorno all’ottava a fine novembre. Insomma, sarà sostanzialmente l’ultimo mese in cui dovrebbe mostrarsi facilmente, con le osservazioni che dovranno essere condotte soprattutto nella prima parte del mese e poi nell’ ultima decade, quando la Luna non disturberà con la sua ingombrante presenza.
Pur tra tante avversità (meteo sfavorevole, presenza della Luna e modesta elongazione dal Sole nel momento topico) la Tsuchinshan-ATLAS ha dato un bello spettacolo e rimarrà nei ricordi di quanti l’anno osservata. Per un bilancio più approfondito sulla sua apparizione vi rimandiamo alla rubrica pubblicata sul prossimo numero di Coelum.
La Cometa del Mese di Ottobre
Ottobre è il mese della C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS, che avrà tutti gli occhi addosso nella speranza che ci possa regalare un grande spettacolo.
Le ultime notizie e le prime foto, soprattutto quelle provenienti dall’emisfero australe, fanno ben sperare e descrivono un oggetto in salute che da metà mese non dovrebbe mancare di attirare l’attenzione di tutti, appassionati e non. Non sappiamo se sarà la “cometa del secolo”, come è stata frettolosamente soprannominata da stampa, TV e social, che come sempre cercano di attirare l’attenzione sulla pelle della corretta informazione astronomica.
Noi restiamo cauti preferendo osservare gli eventi prima di dare giudizi. Nei primi giorni del mese la situazione prospettica ricalcherà quella di settembre, volgendo però al peggioramento, con l’elongazionecometa-Sole in diminuzione. Sarà quindi difficile poter scorgere la Tsuchinshan-ATLAS nel chiarore dell’alba, a meno che non raggiunga una magnitudine negativa davvero notevole. Pur monitorando attentamente la situazione e contando su una coda molto sviluppata (che sorgendo prima potrebbe fare capolino in un cielo più buio), occorrerà aspettare la seconda decade di ottobre perché la situazione migliori. Il rapido allontanamento della cometa dalla nostra stella ci permetterà infatti di scrutarla in condizioni decisamente migliori, disturbata però dal chiarore lunare.
Dopo essere transitata al perielio il 29 settembre il giorno 12 passerà alla minima distanza dalla Terra (meno di settanta milioni di chilometri) raggiungendo probabilmente la massima luminosità, con la magnitudine picco che rimane però molto incerta. Nel peggiore dei casi dovrebbe comunque brillare di prima/seconda grandezza, ma qualche previsione è molto più ottimistica ed è a questo che le nostre speranze si legano. Se fino al giorno 10 le osservazioni andranno programmate a ridosso dell’alba, dopo questa data sarà invece visibile dopo il tramonto, sempre più alta in cielo. Da metà mese dovrebbe gradualmente cominciare ad affievolirsi, mantenendosi però anche a fine periodo attorno alla quinta magnitudine e dunque visibile ad occhio nudo. Nell’ultima decade di ottobre la Luna toglierà finalmente il disturbo permettendoci di osservarla finalmente in condizioni ideali.
L’ “astro chiomato”, il giorno 15, verrà a trovarsi a metà strada tra il luminoso ammasso globulare del Serpente M 5 e la cometa 13P/Olbers, con i tre oggetti contenuti in circa tre gradi. Purtroppo la Luna disturberà alquanto le osservazioni. Il giorno 27, in condizioni ideali, la Tsuchinshan-ATLAS passerà invece molto vicina a NGC 6426, un debole globulare di mag. 11,1.
Per finire vi riporto una mia osservazione del 29 settembre, quando all’alba ho raggiunto i 2239 metri di Passo Pordoi. In condizioni ideali di trasparenza ma davvero molto critiche sotto l’aspetto della prospettiva (oggetto alto un paio di gradi ed osservabile con cielo ormai molto chiaro), l’ho avvistata in un binocolo 20×90. Testa stellare attorno alla seconda mag. e accenno di coda leggermente allargata.
La Tsuchinshan-ATLAS negli scatti dei lettori in PHOTOCOELUM
Dopo tanta attesa eccoci al momento della verità. A fine settembre, nel chiarore dell’alba, fa capolino sull’orizzonte orientale laC/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS. In quei giorni il Sole tenterà di nascondercela, “liberandola” dalla sua luce solo verso metà ottobre. Pur in condizioni critiche la situazione andrà comunque monitorata.
C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
L’appuntamento tanto atteso è arrivato. Pur essendo ottobre il mese nel quale potremo seguirla al meglio, già gli ultimi giorni di settembre (pur tra tanti limiti prospettici) ci lasciano qualche speranza di poter “sbirciare” la C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS immersa tra le luci del crepuscolo nautico mattutino, meglio osservabile dalle regioni meridionali, che raggiungerà il perielio il giorno 27 per poi cominciare l’allontanamento dal Sole avvicinandosi però nel contempo alla Terra. La sua luminosità, quella rivista dopo il primaverile calo di attività che potrebbe ridimensionarla (ma sul tema non tutti gli esperti sono concordi) la indica in quei giorni attorno alla seconda/terza grandezza, mentre la coda, ma solo se ben sviluppata, anticipando la levata della chioma potrebbe essere rilevabile in un cielo più buio. Tenendo in considerazione l’imprevedibilità delle comete e i disaccordi sulla curva di luce la situazione merita di essere tenuta sotto stretto controllo. Monitoriamo dunque l’orizzonte orientale, che dovrà obbligatoriamente presentare un cielo limpidissimo ed un’estensione molto ampia, prima del sorgere del Sole. Potremo essere ripagati della levataccia con uno spettacolo imprevedibile.
13P/Olbers
Di fronte alla Tsuchinshan-ATLAS la povera 13P passa in secondo piano, sia per la modesta luminosità che per il lungo periodo nel quale abbiamo seguito la sua evoluzione. Ormai in allontanamento e sempre piuttosto bassa in cielo, risulterà osservabile all’inizio della notte astronomica in spostamento dalla chioma di Berenice alla Vergine “brillando inizialmente di nona magnitudine, che si trasformerà in decima a fine mese. Settembre sarà il mese dei saluti in attesa del prossimo appuntamento fissato tra circa settant’anni.
Cartina della 13P Olbers. Le stelle più deboli sono di magnitudine 10
Le Comete del Mese di Agosto
OLBERS IN ALLONTANAMENTO
Agosto ci propone solo la modesta 13P/Olbers, in attesa che settembre ci porti l’attesissima C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS.
13P/Olbers
Ormai in deciso allontanamento con conseguente calo di luminosità, a inizio mese dovrebbe ancora brillare di una non disprezzabile ottava magnitudine, che diventerà nona a fine agosto. Dall’Orsa Maggiore la cometa si trasferirà nella Chioma di Berenice, osservabile all’inizio della notte astronomica piuttosto bassa sull’orizzonte. Notevoli alcuni suoi incontri con oggetti deep-sky, a cominciare dal giorno 18 quando si troverà tra la galassia ellittica NGC 4494 (mag. 9,8) e la magnifica galassia a spirale vista esattamente di taglio NGC 4565 (mag. 9,7).La Luna quasi piena renderà però l’osservazione praticamente impossibile. Il 25, in condizioni migliori, la 13P passerà a circa mezzo grado dalla Galassia “Occhio Nero”, ovvero M 64 (Mag. 8,4). Infine il 31, finalmente senza disturbo lunare, si troverà a passare a meno di un grado o mezzo dai due globulari M 53 (mag. 7,5) e NGC 5053 (mag. 9,9).
Infine ancora due parole sulla C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS, ormai scomparsa dai nostri cieli in attesa di ricomparire in autunno. Del suo calo di attività abbiamo già ampiamente parlato. Di nuovo c’è l’ipotesi che il nucleo si sia spezzato. Di questo hanno parlato alcuni esperti che però hanno subìto pronte repliche di altri colleghi assolutamente contrari alla tesi, che non vedono invece segni di cedimento. Ovviamente una frammentazione del nucleo metterebbe fine ad ogni speranza di assistere ad ottobre a quello spettacolo che stavamo pregustando da tempo, già messo in parte in discussione dal ridursi dell’emissione di polveri. Ormai scomparsa tra la luce del Sole dovremo obbligatoriamente attendere per capire la reale evoluzione di questo oggetto, già impropriamente battezzato dalla stampa non specializzata e dai media come “la cometa del secolo”. La nostra speranza, purtroppo un po’ al ribasso e sperando di essere smentiti, è di poter almeno assistere al passaggio di un bel “astro chiomato”, magari non indimenticabile ma che sappia regalare qualche fremito.
Le Comete del Mese di Luglio
SOLO LA 13P/OLBERS
Ne resterà soltanto una…Dopo che la C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS è stata momentaneamente “inghiottita” dalla luce solare non rimane che concentrarsi sulla 13P/Olbers, che a luglio risulta l’unica cometa a sfoggiare una interessante luminosità.
13P/Olbers
Reduce dal passaggio al perielio avvenuto il 30 giugno, a inizio luglio la Olbers brillerà ancora su valori prossimi alla settima magnitudine, per poi cominciare a calare gradualmente fino attorno all’ottava grandezza. Dalla Lince raggiungerà la parte meridionale dell’Orsa Maggiore, rimanendo bassa in cielo. La sua ricerca dovrà cominciare non appena il cielo si fa completamente buio.
C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas
Per completare questa breve rubrica spendiamo due parole sulla C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas, ormai sparita tra la luce solare, che tornerà visibile in autunno. Purtroppo non ci sono buone nuove dato che la sua attività, fino a qualche mese fa in linea con la promettente curva di luce prevista, sembra da qualche tempo essersi ridotta. L’emissione di polveri è drasticamente diminuita tanto che qualche dubbio sull’effettiva luminosità che l’oggetto raggiungerà al perielio comincia a insinuarsi tra gli esperti. Ricordo chele previsioni parlavano del raggiungimento della magnitudine zero. Questa “pausa” non è ovviamente un verdetto definitivo, ma sicuramente qualcosa di cui tener conto. Con l’ulteriore avvicinamento al Sole il nucleo sarà maggiormente sollecitato e l’emissione di materiale potrebbe riprendere abbondante, cosa che tutti sperano. Solo così potremo sperare di osservare fra qualche mese una grande cometa.
Le Comete del Mese di Giugno
13P/OLBERS AL PERIELIO, C/2023 A3 TSUCHINSHAN-ATLAS AI (MOMENTANEI) SALUTI
Giugno ci propone due le comete al di sotto della decima magnitudine, la 13P/Olbers, che a fine mese raggiunge il perielio e la C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS che ci saluterà per poi tornare in autunno.
Comete del mese: 13P/Olbers
Il 30 giugno la 13P/Olbers transita al perielio raggiungendo secondo le previsioni un valore interessante, non distante dalla settima magnitudine. Purtroppo la sua altezza sull’orizzonte migliorerà solo leggermente rispetto a maggio, mantenendosi molto contenuta, cosa che non agevola le osservazioni. Dall’Auriga si trasferirà nella Lince, con la sessione osservativa che dovrà cominciare obbligatoriamente all’inizio della notte astronomica. Sicuramente non risulterà un oggetto vistoso ma meritevole di essere seguito dato il suo periodo orbitale di quasi settant’anni.
Comete del mese: C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS
Continua il suo avvicinamento al perielio e la sua crescita luminosa che dovrebbe portarla nel corso del mese dalla decima fino attorno alla nona magnitudine. Dobbiamo però segnalare un calo di attività nell’ultimo periodo dopo che precedentemente l’oggetto aveva dato segni di ottima salute. Speriamo sia solo una momentanea pausa e che le grandi speranze rivolte a questa cometa non vadano deluse. Dalla Vergine la Tsuchinshan-ATLAS si dirigerà verso il Leone, rendendosi osservabile come la Olbers all’inizio della notte astronomica. Inizialmente la troveremo ancora abbastanza alta in cielo ma le condizioni peggioreranno gradualmente ed a fine mese, regioni meridionali a parte, il periodo osservativo potrà dirsi momentaneamente concluso. La ritroveremo in autunno, speriamo trasformata in una grande cometa visibile ad occhio nudo.
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