SECONDO OUTBURST PER LA 12P/PONS-BROOKS
Novembre ci propone un programma stimolante, in cui spicca la C/2023 H2 Lemmon. Ma, dopo ben due outburst, varrà la pena monitorare anche la 12P/Pons-Brooks, ancora lontana dal perielio ma a quanto pare molto attiva.
C/2023 H2 Lemmon
Scoperta il 23 aprile di quest’anno dall’osservatorio americano di Mount Lemmon è reduce dal transito al perielio avvenuto a fine ottobre. La sua luminosità, rivista recentemente, nei primi giorni di novembre potrebbe aggirarsi attorno ad una buona settima magnitudine. Da considerare anche il suo moto proprio davvero rilevante, dal momento che l’oggetto passerà a meno di 30 milioni di chilometri dalla Terra. Questo si traduce in un ampio tratto di volta celeste percorsa, che la porterà dal Boote fino alla Gru. Sarà osservabile non appena fa buio, inizialmente alta in cielo ma in abbassamento graduale sull’ orizzonte.
103P/Hartley 2
É transitata al perielio il mese scorso, deludendo le attese, sia per la luminosità raggiunta non in linea con le previsioni che per l’aspetto etereo (ho avuto io stesso l’occasione di verificarlo personalmente). In novembre sarà in calo, con una luminosità inizialeche probabilmente si aggirerà attorno alla nona magnitudine. Per tutto il mese sarà confinata nell’Idra, dove ridurrà la sua declinazione. L’ultima parte della notte astronomica sarà il momento migliore per cercarla.
62P/Tsuchinshan 1
Passerà al perielio il giorno di natale, ma intanto a novembre dovrebbe raggiunge la nona magnitudine. Cometa di corto periodo (6,39 anni) la 62P è stata scoperta il primo gennaio del 1965 dall’omonimo osservatorio cinese. Nel corso del mese si trasferirà dai Gemelli al Leone, passando per il Cancro. Sarà altissima in cielo al termine della notte astronomica, ma la potremo cercare anche prima, trovandola comunque ad una buona altezza. Tra il 15 e il 16 novembre sfiorerà M44, il “Presepe”, celebre ammasso aperto del cancro visibile ad occhio nudo.
12P/Pons-Brooks
Non è ancora arrivata ai valori luminosi che solitamente trattiamo (lo farà a breve) ma è già salita agli onori della cronaca grazie ad un paio di outburst, il primo datato 20/7 che l’ha vista aumentare di cinque magnitudini portandola alla misura di 11,5 mag. Il secondo, meno potente e molto recente (5/10), l’ha innalzata fino alla mag. 11,7. Proprio questi improvvisi aumenti di luminosità, non nuovi per questa cometa, consigliano di tenerla monitorata pur se ancora lontana dal perielio, che raggiungerà nella prossima primavera brillando forse di magnitudine 4,5. L'”astro chiomato” si sposterà dall’Ercole verso la Lira, terminando la sua corsa mensile nei pressi della luminosa Vega. Sarà osservabile nelle migliori condizioni non appena fa buio, piuttosto alta in cielo. Una volta rientrata dall’ultimo outburst i suoi valori dovrebbero aggirarsi attorno alla dodicesima mag. In caso invece di nuovi eventi risulterà più luminosa, ma di quanto non è ovviamente possibile saperlo anticipatamente. Teniamola d’occhio…
Al prossimo mese!
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