Lo sciame meteorico delle Draconidi è uno di quelli minori dell’anno e risulta poco conosciuto, passando spesso completamente inosservato. Il radiante, il punto da cui sembrano avere origine le meteore, è situato nella testa della costellazione del Drago (da cui deriva il nome dello sciame), tra l’Orsa Minore e la Lira, tra le stelle Ni Draconis e Rastaban.
Il periodo di attività va dal 6 al 10 ottobre, con il suo massimo che si attesta nella notte tra l’8 e il 9 del mese.
Questo sciame si mantiene di solito a livelli talmente bassi di attività (poche meteore all’ora) che nel tempo la sua popolarità si è ridotta quasi a zero, fino a scomparire del tutto dai pensieri dell’amatore generico. Tuttavia questo sciame, nel corso della storia, ha riservato spesso delle sorprese, con piogge intense e del tutto inaspettate.
Questa variabilità è dovuta alla cometa progenitrice dello sciame, la 21P/ Giacobini-Zinner, per questo dette anche Giacobinidi, una cometa periodica che compie un’orbita attorno al Sole ogni 6,62 anni.
Il massimo, si attesterà quest’anno fra la notte dell’8, già molto evidente nella sera e prime ore del 9 ottobre, anche se fissato alle 7:00 UTC del 9 appunto consentirà di vedere qualche scia anche nella sera successiva.
Quando osservare: il momento migliore per osservare le Draconidi nel 2023 è dalla sera dell’8 ottobre fino alle prime ore del mattino del 9 ottobre. La falce di luna calante (illuminata al 23%) non interferirà con la maggior parte delle meteore Draconidi.
In meteo al rateo di meteore si stima una decina di scie all’ora.