Una mappatura da record per il Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI): in soli sette mesi è stata creata la mappa dell’Universo più grande e dettagliata di sempre!

Lo scopo del DESI è di creare una mappa tridimensionale dell’Universo raggiungendo regioni remote dello spazio e del tempo analizzando un database di dati relativi al redshift di galassie e quasar.

Finora sono state catalogate più di 7,5 milioni di galassie e ne sta aggiungendo altre a un ritmo di circa un milione al mese

Entro la fine della sua analisi, nel 2026, si prevede che DESI vanterà oltre 35 milioni di galassie nel suo catalogo, consentendo così un’enorme – e finora insuperabile – varietà di ricerca cosmologica e astrofisica.

Nell’immagine, uno spaccato della mappa 3D delle galassie dei primi mesi di lavoro del DESI. La Terra è al centro, con le galassie più lontane tracciate a distanze di 10 miliardi di anni luce. Ogni punto rappresenta una galassia. Questa versione della mappa mostra un sottoinsieme di 400.000 dei 35 milioni di galassie che saranno raccolti nella mappa finale.
Credits: D. Schlegel/Berkeley Lab utilizzando i dati di DESI
Ringraziamenti: M. Zamani (NOIRLab di NSF)

Scomponendo la luce di ciascuna galassia nel suo spettro di colori, DESI può determinare il redshift delle stesse, ovvero lo “spostamento verso il rosso” della frequenza dell’onda elettromagnetica. Questo parametro ci dice molto sulla distanza delle galassie catalogate: uno spettro elettromagnetico spostato verso il rosso indica infatti una lunghezza d’onda maggiore rispetto a quella di emissione, quindi un oggetto più lontano e “vecchio”.

Con una mappa 3D del cosmo in mano, i fisici possono tracciare ammassi e superammassi di galassie. Strutture che portano echi della loro formazione iniziale, quando erano solo increspature nel cosmo primordiale. Eliminando quegli echi, i fisici possono utilizzare i dati di DESI per determinare la storia di espansione dell’Universo.

DESI finora ha completato solo il 10% circa della sua missione quinquennale. Una volta completata, la mappa 3D finale fornirà una migliore comprensione dell’energia oscura e quindi fornirà a fisici e astronomi una migliore conoscenza del passato – e del futuro – dell’Universo.

«C’è molta bellezza racchiusa qui»

Così esordisce Julien Guy, scienziato del Berkeley Lab riferendosi a questa prima mappatura.

«Nella distribuzione delle galassie nella mappa 3D ci sono enormi ammassi, filamenti e vuoti. Sono le strutture più grandi dell’Universo. Ma al loro interno trovi un’impronta dell’Universo primordiale e la storia della sua espansione da allora».

Le scoperte del DESI hanno un fascino impareggiabile. Se questi sono solamente gli esordi della missione – tra l’altro ostacolata dai mesi di stop causa emergenza Covid – ci aspettiamo davvero grandi cose da questa incredibile tecnologia!

Per approfondire

DESI at Kitt Peak Has Mapped More Galaxies Than All Previous 3D Surveys Combined