FOCUS ON (2) PALLAS
La scoperta di Pallas ha avuto una influenza significativa sia in ambito scientifico, contribuendo in maniera rilevante alla nostra comprensione del Sistema Solare, che in ambito culturale, stimolando un interesse crescente per l’astronomia e per le scienze planetarie in generale.
Prima della scoperta di Cerere da parte di Giuseppe Piazzi nel 1801, non era noto che esistessero altri corpi orbitanti tra Marte e Giove. La scoperta di Pallas l’anno successivo confermò l’idea di Cerere come nuovo tipo di corpo celeste e rafforzò l’ipotesi di una fascia popolata da molti altri oggetti simili, cambiando radicalmente la nostra comprensione della struttura del Sistema Solare, rappresentando, senza ombra di dubbio, un elemento di fortissima fascinazione per la gente dell’epoca.
Pallas è un grande asteroide di fascia principale che compie un’orbita intorno al Sole ogni 1.680 giorni (4.60 anni) ad una distanza compresa tra le 2.13 e le 3.41 unità astronomiche (rispettivamente, 318.643.465 Km al perielio e 510.128.739 Km all’afelio). Scoperto il 28 marzo 1802 da Heinrich Wilhelm Olbers, medico di professione e astronomo molto competente, è il terzo corpo della fascia per dimensioni dopo Cerere e Vesta. Pallas ha una forma descritta come un ellissoide, con dimensioni approssimative di circa 589 km, 550 km e 500 km per i suoi assi principali, e da solo rappresenta il 7% della massa totale dell’intera fascia. La sua superficie è composta principalmente da materiali simili a quelli ritrovati nei meteoriti condritici carbonacei di tipo CI e CM. Ulteriori indagini hanno rivelato che le variazioni di colore e di albedo tipiche della sua superficie potrebbero essere collegate sia alla sua evoluzione termica, suggerendo l’idea che Pallas, come altri grandi asteroidi nel Sistema Solare, potrebbe aver subito un processo di differenziazione interno, sebbene non completo come nei casi di corpi come la Terra, che a eventi collisionali che hanno contribuito a plasmare le caratteristiche superficiali oggi osservate. La presenza di grandi crateri da impatto e di una famiglia di asteroidi, denominata “Famiglia Pallas” (Pallas Collisional Family, PCF), che condividono caratteristiche spettrali simili a quelle di Pallas e dei quali Pallas è considerato essere il corpo progenitore, porterebbe ad avallare queste ipotesi.
(2) Pallas ha un’orbita peculiare, altamente inclinata e moderatamente eccentrica, con un’inclinazione sull’eclittica di circa 34.8 gradi e un’eccentricità pari 0.23. Quest’anno sarà in opposizione il 19 Maggio, momento nel quale raggiungerà la massima luminosità brillando di magnitudine di 9.0. Il suo moto sarà di 0,54 secondi d’arco al minuto, quindi, per far si che l’oggetto mantenga un aspetto puntiforme nelle nostre immagini potremo utilizzare tempi di esposizione fino a 5 minuti. Per ottenere una traccia di movimento dovremo esporre (o integrare) per un tempo più lungo, e con 40 minuti di posa vedremo (2) Pallas trasformarsi in una bella striscia luminosa di 21 secondi d’arco.
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