L'immagine, elaborata in falsi colori, che la camera HiRISE a bordo della sonda MRO è stata scattata il 27 aprile 2009, ma è stata pubblicata il giorno in cui il satellite ha compiuto la sua 50millesima orbita attorno al pianeta. Qui trovate tutti i dettagli e le versioni disponibili dell'immagine http://hirise.lpl.arizona.edu/ESP_012897_1685 Crediti: NASA/JPL/University of Arizona

La strisciata più ampia da cui è stata presa, e elaborata in falsi colori, l'immagine di apertura. Credit: NASA/JPL/University of Arizona

Sembra la lotta tra una sequenza di dune trasversali che avanzano e una collina che, al centro, le blocca. È la suggestiva immagine scattata dal Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), sonda NASA lanciata nel 2005 e da allora infaticabile osservatrice del pianeta rosso, grazie anche al radar italiano SHARad che ha ha bordo.

La foto mostra le dune marziane ‘in marcia’ verso sud (corrispondente alla parte destra dell’immagine), e poi improvvisamente ostacolate dal rilievo che sbarra loro la strada.

Alcune dune più piccole sono perpendicolari rispetto a quelle più grandi, probabilmente a indicare un cambiamento nella direzione del vento in quest’area.

E così MRO ha realizzato un altro affascinante ritratto del suolo marziano, aggiungendo un tassello al complesso mosaico dei dati raccolti negli ultimi diciassette anni. Risultato che arriva in un’occasione molto speciale: nel momento in cui la foto è stata scattata, la sonda NASA stava cominciando il suo 50millesimo giro intorno al pianeta rosso.

Questo simbolico traguardo è stato tagliato alle 13:30 italiane di lunedì 27 marzo, quando MRO ha attraversato una volta di più il piano equatoriale di Marte, in una traiettoria orbitale discendente dal Polo Nord.

La Context Camera (CTX) a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA ha raccolto immagini di Marte per oltre dieci anni, con una definizione abbastanza alta da mostrarci particolari piccoli quanto un campo da tennis, arrivando a coprire più del 99% della superficie di Marte. IMAGE CREDIT: NASA/JPL-CALTECH/MSSS

Considerata l’intera storia dell’esplorazione del nostro Sistema solare, 50mila giri intorno a un pianeta è un record importante: una prova ulteriore delle capacità ingegneristiche di questa sonda, che ancora oggi continua a fornirci materiale utile per comprendere uno dei mondi più affascinanti del nostro vicinato galattico.

È infatti su Marte che sta puntando la maggior parte delle agenzie spaziali mondiali, NASA in testa: inviare il primo uomo sul pianeta rosso è tra gli obiettivi più urgenti della futura esplorazione spaziale.

A questo serviranno le prossime missioni marziane, che raccoglieranno la ricca eredità accumulata dai 50mila giri (e oltre) di MRO.

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Leggi l’articolo Arte su Marte: il meraviglioso paesaggio marziano pubblicato su Coelum Astronomia 205, in cui Lori Fenton ci racconta come il vento sia il principale artefice delle strutture marziane e di come lo studio di queste ci fornisca informazioni necessarie a comprendere i meccanismi che agiscono nell’atmosfera marziana.


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