Indice dei contenuti
Benvenuti sulla cometa
Eccola finalmente la prima immagine (unione di due scatti) in arrivo dalla superficie della cometa. Philae ci mostra, attraverso la camera CIVA, di essere sano e salvo e nel pomeriggio è atteso anche il rilascio del primo panorama a 360° mai ripreso dalla superficie di una cometa, sempre grazie alla camera CIVA a bordo del lander.
Fino ad ora la situazione non era ancora ben chiara, si sapeva che:
1) Gli strumenti a bordo di Philae sembrano in buona efficienza a parte gli arpioni che non si sono attivati.
2) Le viti di ancoraggio montate sulle zampe del lander sembrano però aver fatto presa, e al momento Philae è da ritenersi stabile.
3) Il terreno sembra comunque più morbido di quanto ci si aspettava. Ancora ignota è invece l’inclinazione del lander rispetto al terreno.
Sembra anche che il lander sia “rimbalzato” ma atterrando una seconda volta senza altre conseguenze prima di adagiarsi sulla superficie (la forza esercitata da Philae sulla superficie della cometa è paragonabile ad un grammo sulla superficie della Terra). Gli strumenti a bordo funzionano, Philae comunica regolarmente con Rosetta e con il Centro di Controllo, e numerosi sono i dati già raccolti e inviati.
Restiamo in attesa di altre immagini, ma soprattutto della conferenza stampa delle 14, nella quale speriamo di avere qualche notizia certa in più.
L’ultima parte del servizio del TG4, rilanciato da Daily Motion, parla di una spesa complessiva per la missione di 100 milioni di euro, (200 miliardi delle vecchie Lire), dichiarati “un po troppi” per arrivare su un semplice “sasso viaggiante nello spazio”.
Quanta tristezza… e questa è l’informazione che abbiamo oggi.
Meglio spenderli negli armamenti? visto che non sappiamo fare solo guerre e distruggere questo pianeta.
Sicuramente i soldi spesi per le squadre di calcio sono spessi meglio…. Ufff 🙁 …. che tristezza
Errata Crrige. Meglio spenderli negli armamenti? visto che noi sappiamo fare solo guerre e distruggere questo pianeta.
Senza la ricerca spaziale, non ci sarebbero i satelliti, con tutte le applicazioni relative.
Il velcro è stato inventato per chiudere la meglio le tute degli astronati ecc.
Come sempre, é come si spendono o non si spendono i soldi e, in questi giorni, ne abbiamo un lampante esempio.
Hai stra ragione Giulio.Il wd40 è nato con la ricerca spaziale degli anni 50 per dirne una.E non avremmo avuto nemmeno gli schermi al plasma.
Ma la “gente” questo lo ignora.
A proposito di quello che dice Marco.Ieri stavo guardando rai1 per aggiornamenti della Rosetta:elena ceste e spazio ad una “veggente” che “sapeva tutto” mentre la ricerca italiana,di altissimo livello,veniva ignorata.Mi e’ venuto da vomitare.Il prossimo canone sarà cestinato senza pietà.A proposito:l’inutile Torino-Lione tangentista vale 35 missioni Rosetta.