Il 29 settembre dalle 21:30:
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Qui sotto invece potete seguire le dirette, purtroppo solo in lingua inglese, che l’ESA ha organizzato per questo Gran Finale!
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Il giorno X si sta avvicinando. Il 30 settembre terminerà la missione Rosetta dell’ESA. Sarà un finale straordinario perché la sonda verrà fatta precipitare sulla cometa 67P attorno alla quale è rimasta in orbita negli ultimi due anni.
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Una missione piena di sorprese: lacrime di gioia e ora anche un po’ di tristezza nel dire addio alla sonda. Rosetta ha raggiunto la cometa il 6 agosto 2014, dopo un viaggio – dal suo lancio il 2 marzo 2004 – di dodici anni attraverso il Sistema Solare. Il 12 novembre 2014 il lander Philae è stato inviato sulla superficie della cometa con successo. All’inizio di questo mese Rosetta ha ritrovato Philae: era incastrato in una crepa della cometa. Siamo dunque al gran finale?
«Siamo pronti per l’impatto finale sulla cometa, e ancora una volta, con la navicella-madre», spiega Paolo Ferri, Direttore delle operazioni spaziali della missione Rosetta presso l’ESA. «La navicella spaziale non è stata progettata per un impatto dunque non sopravviverà di sicuro, non c’è dubbio», racconta Andrea Accomazzo, Direttore di Volo ESA per la missione Rosetta. Per lo scienziato Matt Taylor il punto scelto per l’impatto è una vera miniera d’oro per la scienza.
L’impatto sulla cometa è previsto per il 30 settembre. Giorno in cui Rosetta entrerà in rotta di collisione deliberata. «Guardiamo com’è fatta una cometa: sul ‘capo’ troviamo questa zona chiamata Ma’at, che è piuttosto interessante perché è una parte molto attiva; in particolare su questo lato ci sono due aree, che noi chiamiamo ‘pozzi’ o fori che producono gas e polveri. Ecco, l’idea è quella di far atterrare Rosetta il più vicino possibile a questi buchi», ci racconta l’ingegnere Armelle Hubault, anche lei parte dello staff della missione.