L’appuntamento alla cieca i due ancora non si conoscono – è per la notte di sabato 10 luglio. Sarà il primo incontro tra una sonda e un asteroide metallico di tipo M, per cui non mancheranno certo le domande e, si spera, le risposte.
Da una parte Rosetta, la sonda ESA costruita con un importante contributo italiano e partita nel 2004 per un viaggio decennale verso la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, dall’altra Lutetia, il piccolo asteroide della fascia principale scoperto nel lontano 1852 all’Osservatorio di Parigi (per questo fu battezzato con l’antico nome romano della capitale francese). I due avevano fissato la data circa un mese fa, quando sono cominciate le manovre di avvicinamento verso questo flyby che si annuncia tra i più interessanti della missione.
Rosetta dovrebbe sorvolare Lutetia a circa 3200 km di distanza, mantenendosi così vicina per circa un paio d’ore. Sufficienti a mandare subito a Terra ogni foto possibile di questo asteroide così poco conosciuto (le immagini dovrebbero essere messe a disposizione dall’ESA già nel pomeriggio successivo).
Al momento, nessuno sa esattamente a cosa Lutetia assomigli. Ai telescopi di terra appare come un singolo punto luminoso, uno dei tanti tra Marte e Giove. Ma le continue variazioni nell’intensità luminosa suggeriscono che Lutetia ruoti su se stesso ed abbia una forma irregolare. Gli astronomi sono riusciti a stabilire che taglia abbia, ma non molto di più. Il diametro, nel punto di maggiore ampiezza, dovrebbe aggirarsi sui 134 km. Diverse misurazioni hanno fatto concludere che Lutetia dovrebbe con ogni probabilità essere un asteroide metallico di tipo M. Un’ipotesi che, se dovesse come si prevede essere confermata, potrebbe imporre un ripensamento nel modo tradizionale di classificare gli asteroidi.