Mai così vicino: appena 6 km. Così vicino da essere più una carezza che un flyby. E visto che per una carezza non c’è giorno più appropriato di San Valentino, l’ESA ha scelto proprio il 14 febbraio per portare la sonda Rosetta alla minima distanza dalla cometa 67P. Il punto di avvicinamento massimo è stato raggiunto alle 13:41 ora italiana, mentre Rosetta sorvolava la regione battezzata Imhotep, sul lobo principale.

La cometa 67P fotografata il giorno di San Valentino a 8.9 km di distanza. Crediti: ESA / Rosetta / NavCam

La foto che vedete qui sopra – non ritoccata in alcun modo, sottolineano giustamente orgogliosi dal centro di controllo della missione – raffigura un’area di 1.37 km di lato, ed è stata scattata dalla Navigation Camera di bordo circa un’ora e mezza più tardi, alle 15:15, quando la distanza era ancora alquanto ridotta: 8.9 km. Sufficiente a garantire un’immagine di ottima qualità, con una risoluzione di 0.76 metri per pixel.

L’immagine mostra in modo evidente la grande varietà del terreno cometario. Si notano formazioni affioranti in netto contrasto con le distese di suolo liscio, coperto di polvere. In alcune zone, per esempio al centro e lievemente sulla sinistra, si riconoscono rilievi quasi perfettamente circolari e piatti in superficie. Sparsi qua e là, massi che vanno da qualche metro a qualche decina di metri, il più grande dei quali, battezzato Cheops, si erge maestoso in alto al centro.

Rosetta si trova oggi a 345 milioni chilometri dal Sole. Il punto di minima distanza dal Sole, il perielio, sarà raggiunto il prossimo 13 agosto, quando la cometa viaggerà tra le orbite della Terra e di Marte a circa 186 milioni dalla nostra stella.

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