È stata chiamata MaCoMP_V1, nome derivante dagli acronimi degli scopritori, la nuova stella variabile a 13.500 anni luce da noi nella costellazione del Cefeo

Un’incredibile scoperta da parte del Gruppo Astrofili Palidoro, approvata e certificata dall’American Association of Variable Star Observers (AAVSO) [bollettino consultabile qui].

Un’avventura di 3 anni

credits: Gruppo Astrofili Palidoro www.astrofilipalidoro.it
È il 2019 e alcuni soci del Gruppo Astrofili Palidoro stanno effettuando delle sessioni di ripresa per fotografare la Nebulosa Wizard nella costellazione del Cefeo.

Impiegano circa un mese per ottenere svariate centinaia di immagini che poi in seguito saranno elaborate opportunamente per produrre l’ottima visione finale dell’oggetto NGC7380 ritratto qui sotto.

[Nell’immagine di lato, invece, il telescopio Apocromatico Evostar 80ED con camera ASI 387-MCC utilizzato in questa prima fase d’indagine]

NGC7380 (credits: Gruppo Astrofili Palidoro www.astrofilipalidoro.it)

E’ abitudine tra i componenti del gruppo setacciare tutto il materiale realizzato per scopi di studio e ricerca scientifica e quindi, anche in questo caso, tutti i frame a disposizione ottenuti sul campo della Nebulosa Wizard vengono analizzati minuziosamente.

Una stella “sospetta”

C’è una stella, in particolare, che desta quasi subito l’attenzione. Questa, anche piuttosto luminosa tra le tantissime altre visibili nel campo stellare, mostra, con misure fotometriche, una variazione di luminosità nell’arco di tempo di circa un mese delle sessioni fotografiche.

credits: Gruppo Astrofili Palidoro www.astrofilipalidoro.it

Si rende quindi necessario riprendere ad effettuare riprese sul campo per capire se la variazione di luminosità intravista sia reale o semplicemente un’impressione. A questo punto si mette in campo un telescopio più potente, il Meade LX200R 8”, e camera ATIK TitanMono.

Le riprese proseguiranno per altri 2 anni, registrando più volte significative variazioni di luminosità per quell’anonima stellina dando così il via allo studio del periodo di variazione (tempo di ripetizione ciclico di un fenomeno), utile per la rappresentazione della variabilità in un grafico in funzione della fase (cicli).

 

La scoperta ufficializzata

Ci vorrà circa un anno per studiare il periodo di variazione della luminosità, in quanto, sin da subito, più di un valore risulterà essere valido, mostrando una curva di luce ben definita e inequivocabile.

Per tale motivo si rende quindi necessario un confronto diretto con alcune Survey presenti in letteratura, in particolare le Survey ASAS-SN e ZTF che sono rispettivamente le osservazioni di All-Sky Automated Survey della Ohio State University e le osservazioni del Palomar Observatory in California che confermeranno la veridicità del fenomeno di variazione, suggerendo inoltre univocamente un periodo che si andrà ad amalgamare con le misure effettuate.

L’analisi dei dati termina così a inizio 2022 con l’invio di tutto il lavoro all’American Association of Variable Star Observers (AAVSO) dove sarà analizzato e poi approvato il 25 gennaio 2022.

Gli autori Paolo Giangreco Marotta, Giuseppe Conzo e Mara Moriconi scoprono così una nuova stella variabile a 13.500 anni luce da noi nella costellazione del Cefeo, denominata ora con l’acronimo MaCoMP_V1
credits: Gruppo Astrofili Palidoro www.astrofilipalidoro.it

La stella, secondo il catalogo GAIA, è una gigante rossa e la fotometria effettuata ha rivelato che essa varia la sua luminosità in un lasso di tempo di 24 giorni 18 ore e 14 minuti.

Il lavoro del Gruppo Astrofili Palidoro però non finisce qui, perché partirà uno studio sui dati raccolti che si spera porti alla luce la motivazione di tale variazione di luminosità, oltre a svelare le dimensioni della stella scoperta e altre importanti informazioni su di essa.

Complimenti per questa scoperta da parte di Coelum Astronomia!