SpaceX, la società spaziale fondata da Elon Musk, sta per compiere un passo storico nella sua ambiziosa missione di portare l’umanità su Marte. Il 20 aprile, infatti, è previsto il primo test di volo della navicella STARSHIP in cima al razzo Super Heavy, il vettore più potente mai realizzato. Se tutto andrà bene, si tratterà della prima dimostrazione della capacità di SpaceX di lanciare e riportare a terra un veicolo spaziale completamente riutilizzabile e in grado di trasportare fino a 100 persone o 100 tonnellate di carico utile nello spazio profondo.

Il progetto Starship nasce dall’idea di Elon Musk di creare un sistema di trasporto interplanetario che possa rendere l’umanità una specie multiplanetaria.

L’obiettivo finale è quello di stabilire una colonia permanente su Marte, ma anche di esplorare altri mondi del Sistema Solare, come la Luna o le lune di Giove e Saturno. Per fare questo, SpaceX ha progettato una navicella spaziale versatile e modulare, che possa adattarsi a diverse missioni e destinazioni. Starship è composta da due elementi principali: il razzo Super Heavy, che fornisce la spinta necessaria per uscire dall’atmosfera terrestre, e la navicella Starship vera e propria, che ospita l’equipaggio e il carico utile.

Il razzo Super Heavy è alto circa 70 metri e ha un diametro di 9 metri. È dotato di 28 motori Raptor, i più avanzati al mondo, che possono generare una spinta totale di oltre 70 meganewton. Il razzo è in grado di sollevare circa 3.000 tonnellate al decollo e può essere riutilizzato più volte, atterrando verticalmente su una piattaforma apposita.

StarShip componente razzo. Crediti SpaceX

 

La navicella Starship è alta circa 50 metri e ha lo stesso diametro del razzo. È dotata di sei motori Raptor, tre per il volo atmosferico e tre per il volo spaziale. La navicella ha una capacità di 1.000 metri cubi, suddivisi in diversi compartimenti per l’equipaggio, il carico utile, i serbatoi e i sistemi di bordo. La navicella può anche essere configurata in diversi modi a seconda della missione: può trasportare passeggeri, satelliti, sonde, rover o materiali per la costruzione di basi spaziali. La navicella è anch’essa completamente riutilizzabile e può atterrare verticalmente su qualsiasi superficie solida.

StarShip navicella. Crediti: SpaceX

Il test del 19 aprile sarà il primo tentativo di lanciare e recuperare sia il razzo che la navicella. In precedenza, SpaceX aveva già condotto alcuni test con prototipi della sola navicella Starship, raggiungendo altitudini massime di circa 12 chilometri e dimostrando la capacità di controllare l’assetto durante la discesa. Tuttavia, nessuno dei prototest era riuscito ad atterrare intatto a causa di problemi tecnici o errori umani. Il test del 19 aprile sarà quindi una sfida molto più impegnativa e rischiosa, ma anche molto più significativa per il futuro del progetto Starship.

Se il test avrà successo, SpaceX avrà dimostrato al mondo che il suo sistema di trasporto interplanetario è fattibile e affidabile. Questo aprirà la strada a una serie di missioni sempre più ambiziose e importanti per la scienza e l’esplorazione spaziale. Tra queste anche il viaggio di ArtemisIII e il ritorno dell’Umanità sulla Luna.

Se il lancio avrà successo e StarShip fosse completamente riutilizzabile passeremo da costi di 10 milioni di euro circa per kilogrammo di peso in orbita a 100 euro. Decisamente un risparmio notevole.

Il lancio di Starship è ora previsto per il 20 aprile alle 14:00 BST (+1 ora in anticipo, UTC+01), 8:00 CT/ 9:00 ET/ 6:00 PT. La diretta streaming di SpaceX inizierà 45 minuti prima dell’orario di lancio previsto.