Importante studio scientifico della comunità astronomica italiana sulla Supernova in M101
Riprendiamo com molto piacere il comunicato stampa ricevuto in Redazione ed inviato dal Gruppo Astrofili Palidoro.
Si tratta di un attento studio coordinato sulla variazione di luminosità dell’oggetto a cui hanno partecipato numerose realtà italiane. Gli autori sono Giorgio Bianciardi Susy Ghia (Telescopio Remoto UAI) Arcangelo Ciccarelli (Stazione Astronomica dei Marsi) Marco D’Angelo Giuseppe Conzo Mara Moriconi (Gruppo Astrofili Palidoro) Zlatko Orbanic (Explorer Observatory) Nello Ruocco (Osservatorio Astronomico Nastro Verde) Ian Sharp (Ham Observatory) Uhlar Milan Filip Walter (Observatory and Planetarium Prague and Czech Astronomical Society).
Il comunicato ufficiale:
Un follow-up osservativo ha visto coinvolti astrofili e astronomi di tutta Europa per lo studio della Supernova SN 2023ixf. Tantissime informazioni riportate nella pubblicazione appena resa disponibile per la comunità scientifica.
La Supernova, già nota di tipologia II, si è mostrata essere, attraverso i nostri dati fotometrici, una tipo II-L con un calo di 2.5 magnitudini dal momento dell’esplosione, questo sta ad indicare che la luminosità decresce linearmente, a differenza delle supernove di tipo II-P, la cui luminosità rimane stabile per circa 100 giorni. Infine, dai dati spettrometrici, si è osservata l’espansione vera e propria del materiale stellare. Tutti i dettagli sono presenti nel paper pubblicato su arXiv al seguente link: https://arxiv.org/abs/2307.
ABSTRACT DELL’ARTICOLO
Sono state eseguite osservazioni fotometriche multibanda e la loro relativa valutazione a grandezze strumentali utilizzando filtri Johnson-Cousins standard (B, V, Rc) e filtri Sloan r e g, e non standard (Filtri R, G, B e Cancella).
I dati sono stati registrati da 9 osservatori e dal MicroObservatory
Robotic Telescope Network (vedi elenco in fondo). Gli spettri a bassa risoluzione della supernova di tipo II SN 2023ixf sono stati eseguiti durante la salita al massimo di luminosità e nei primi 50 giorni dopo il massimo.
I risultati descrivono la rapida ascesa verso il massimo (2,5 magnitudini circa in cinque giorni nel filtro B) e la lenta diminuzione dopo il massimo (0,0425 ± 0,02 magnitudini/giorno nel filtro B).
I risultati evidenziano la forte variazione degli indici di colore B-V durante i primi 50 giorni (da -0,20 ± 0,02 a +0,85 ± 0,02) e V-R (da 0 ± 0,01 a +0,50 ± 0,01) dopo l’esplosione, presumibilmente corrispondente al raffreddamento della fotosfera stellare. Inoltre, la presenza di forte H-alfa e le linee H-beta con un forte profilo P Cygni, indicano l’esistenza di un involucro gassoso in espansione lontano dalla stella. A 50 giorni dall’esplosione la magnitudo è diminuita rispetto al massimo osservato per continuare dove è sbiadito di 2,5 magnitudini (filtro B), quindi proponiamo che SN 2023ixf sia un tipo II, sottotipo L, supernova (SNe).
FINE ABSTRACT
Sono molte le realtà professionali e non che in questi mesi hanno seguito l’evento catastrofico con attenzione. Di certo, nelle prossime settimane, riceveremo molte altre notizie e conferme.
Complimenti dalla Redazione a tutto il team impegnato nell’accurata analisi dei dati!
L’approfondimento sulla Supernova SN 2023ixf è pubblicato in COELUM ASTRONOMIA n°263 in prossima distribuzione PRENOTA ORA LA TUA COPIA
Complimenti a tutti!