Immagine della SN2021hpr in NGC 3147 ripresa dall’astrofilo lituano Simas Satkauskas con un telescopio RASA11 munito di camera ASI183MC – somma di 35 immagini da 120 secondi.

L’astrofilo giapponese Koichi Itagaki stupisce ancora e realizza la sua terza scoperta del 2021.

Koichi Itagaki.

Nella notte del 2 aprile, Itagaki si accorge di una debole stellina di mag. +17,7 nella galassia a spirale NGC 3147 posta nella costellazione del Drago a circa 130 milioni di anni luce di distanza e situata a soli 7° dal Polo Nord celeste.

La notte seguente la scoperta, dall’Osservatorio di Asiago con il telescopio Copernico da 1,82 metri, viene ripreso lo spettro di conferma. La classificazione della SN2021hpr, questa la sigla definitiva assegnata, non è però facile. Per gli astronomi di Asiago siamo di fronte a una supernova di tipo I, con i gas eiettati dall’esplosione che viaggiano all’impressionante velocità di circa 21.000 km/s, ma in queste prime fasi dell’esplosione rimane un’incertezza sulla possibilità di essere davanti a una supernova di tipo Ic oppure a una di tipo Ia.

Immagine della SN2021hpr in NGC 3147 ripresa da Paolo Campaner il 16 aprile con la supernova al massimo di luminosità. Riflettore da 400mm F.5,5 – somma di 20 immagini da 75 secondi.

Sempre dall’Osservatorio di Asiago, nella notte fra il 6 e il 7 aprile, viene ripreso un ulteriore spettro e questa volta non ci sono più dubbi: la SN2021hpr è una supernova di tipo Ia scoperta due settimane prima del massimo di luminosità, che infatti si è verificato intorno al 16 aprile, con una magnitudine apparente che ha sfiorato la mag. +14.

Con questa scoperta Itagaki eguaglia il record, da lui stesso detenuto, di scoprire tre supernovae nella stessa galassia. L’incredibile giapponese aveva realizzato la precedente tripletta nella stupenda galassia a spirale M 61.

Da notare che in NGC 3147 non si è ancora spenta l’esplosione della SN2021do scoperta il 2 gennaio dal programma professionale Zwicky Transient Facility (ZTF) e attualmente ancora visibile anche se molto debole, oltre la mag. +19.

Con questa sesta supernova nota, NGC 3147 diventa una delle galassie più prolifiche in fatto di eventi di supernova. Le cinque precedenti sono state come detto la SN2021do (di tipo Ic), le altre due scoperte di Itagaki, la SN2008fv di tipo Ia e la SN2006gi di tipo Ib, e andando più indietro nel tempo la SN1997bq scoperta dall’astronomo britannico Stephen Laurie e da quello americano Ronald Zissel (di tipo Ia), infine la SN1972H scoperta dall’astronomo russo Vitaly Goranskijdi della quale non fu possibile ottenere la classificazione.

Un elogio al giapponese va fatto anche per la rapidità con cui ha comunicato celermente la scoperta nel TNS, battendo nell’ordine il programma professionale americano ATLAS, che aveva un’immagine ripresa sempre il 2 aprile un minuto e 21 secondi prima di Itagaki, quello americano dello ZTF, che aveva un’immagine del 1° aprile, e i russi del Caucasian Mountain Observatory, che avevano un’immagine del 31 marzo con la supernova molto debole a mag. +19,30.

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Concludiamo la rubrica con un’altra interessante supernova , ancor più luminosa della precedente.

Stupenda immagine a largo campo della SN2021hiz in IC 3322A ripresa dall’astrofilo lituano Simas Satkauskas con un telescopio RASA11 munito di camera ASI183MC – somma di 54 immagini da 120 secondi. Nel campo è visibile anche la galassia NGC 4365 e numerose altre galassie minori.

È stata scoperta nella notte del 30 marzo, dal programma professionale americano di ricerca supernovae denominato Zwicky Transient Facility (ZTF), nella galassia a spirale barrata vista di taglio IC 3322A, posta nella costellazione della Vergine e distante circa 85 milioni di anni luce.

Immagine della SN2021hiz in IC 3322A ripresa da Paolo Campaner il 15 aprile con la supernova al massimo di luminosità. Riflettore da 400mm F.5,5 – somma di 23 immagini da 75 secondi.

IC 3322A si trova all’interno dell’ammasso di galassie della Vergine a circa 1,5° a sudovest della galassia ellittica M 49 e a circa 3° a nordest della galassia a spirale M 61. La galassia ospite è accompagnata in cielo dalla galassia ellittica NGC 4365, ma nel campo sono visibili molte altre galassie più piccole.

Al momento della scoperta il transiente brillava di mag. +17,7 ma già la notte seguente era salita alla mag. +16,5. Nella notte del 31 marzo, a meno di 24 ore dalla scoperta, dal Cerro Tololo Observatory con il SOAR Souther Astrophysical Research Telescope, un moderno telescopio da 4,10 metri con ottiche attive posto a 2.700 metri di altitudine sul Cerro Pachon in Cile viene ottenuto lo spettro di conferma.

La SN2021hiz è una giovane supernova di tipo Ia scoperta 15 giorni prima del massimo di luminosità. Pertanto anche questa seconda supernova ha raggiunto il massimo di luminosità intorno alla metà di aprile con una magnitudine apparente che ha sfiorato la notevole mag. +13, permettendoci di ottenere delle belle immagini di una supernova molto luminosa immersa in campo galattico ricco di galassie.

Due immagini della SN2021hiz in IC 3322A riprese da Paolo Campaner il 4 e il 15 aprile che mostrano l’incremento di luminosità della supernova. Riflettore da 400mm F.5,5.