Il Lunar Reconnaissance Orbiter, la sonda NASA che sta orbitando la Luna dal giugno 2009, continua a inviare a Terra le più accurate rilevazioni della superficie lunare mai realizzate, con lo scopo di individuare i siti più opportuni per l’insediamento delle future missioni umane.
Questo il commento di Gregory Neumann, del Goddard Space Centre della NASA di Greenbelt, sugli ultimi risultati pubblicati: “Dopo circa un anno di missione dell’LRO abbiamo già 3 miliardi di dati relativi all’altimetria del suolo lunare misurata dal sensore laser LOLA (Lunar Orbiter Laser Altimeter): entro i prossimi due anni avremo una copertura longitudinale praticamente uniforme, con una definizione pari a quella dei GPS terrestri”.
La Reconnaissance ricostruisce il profilo altimetrico della superficie lunare (nel video in alto una mappa digitale del 2009 messa a confronto con dati dell’ULCM del 2005) misurando la differenza tra i tempi di ritorno delle riflessioni subite da singoli impulsi laser, divisi e collimati in cinque raggi distinti ed inviati dal sensore verso il terreno. Confrontando i dati con la rilevazione telemetrica della posizione della sonda è possibile mappare, secondo per secondo, il contorno degli “echi” riflessi dalla superficie, ottenendo una rilevazione topografica bidimensionale, in grado di misurare altitudine e pendio di bordi di crateri, rilievi e spaccature.
Le nuove mappe coprono un’area superficiale più ampia, riducendo gli errori nelle rilevazioni topografiche altimetriche sia orizzontalmente che verticalmente a poche decine di metri, anche nelle regioni di non facile campionatura come i bordi del disco illuminato o ai poli.
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