Con una successione di manovre perfette, ha toccato il suolo alle 21:55 ora italiana.
La missione era iniziata il 30 luglio 2020 dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida.
Touchdown confirmed. The #CountdownToMars is complete, but the mission is just beginning. pic.twitter.com/UvOyXQhhN9
— NASA (@NASA) February 18, 2021
«Wow. Solo un giorno fantastico, incredibile», ha detto Steve Jurczyk, amministratore NASA, in un briefing post-atterraggio al JPL. «Non potrei essere più orgoglioso della squadra e di ciò che hanno realizzato in circostanze difficili», facendo riferimento alla pandemia di coronavirus. «Questo atterraggio è uno di quei momenti cruciali per la NASA, gli Stati Uniti e l’esplorazione spaziale a livello globale – quando sappiamo di essere al culmine della scoperta e affiliamo le nostre matite, per così dire, per riscrivere i libri di testo», ha aggiunto. «La missione Mars 2020 Perseverance incarna lo spirito di perseveranza della nostra nazione anche nelle situazioni più difficili, ispirando e promuovendo la scienza e l’esplorazione. La missione stessa personifica l’ideale umano di perseverare verso il futuro e ci aiuterà a prepararci per l’esplorazione umana del Pianeta Rosso».
Subito dopo il landing il rover ha inviato a Terra un paio di immagini riprese con la hazcams frontale e posteriore (in apertura, un nostro processing delle prime due immagini che segnano l’inizio di un nuovo album sul nostro canale di Flickr!) e ciò ha consentito al team di determinare l’esatto orientamento. Perseverance è inclinato di soli 1,2 gradi sul terreno e sembra essere in un’area sgombra da grossi massi. In base alla posizione aggiornata sul sito ufficiale si trova ben dentro l’ellisse di atterraggio prefissata di 4,0×4,4 km, tra due piccoli crateri.
Nella mappa ingrandita qui a lato, è evidente che il rover è posto esattamente a metà strada tra un insidioso campo di dune (a sinistra) e una regione accidentata con un letto roccioso e numerose rocce sporgenti; un errore di soli 100 metri nel punto di atterraggio avrebbe potuto compromettere la missione fin dall’inizio!
Nei prossimi giorni, Perseverance inizierà a metter in funzione la strumentazione: prima l’antenna ad alto guadagno, poi l’albero e via via ogni parte del rover prenderà vita.
Questo è il quinto rover su Marte della NASA e dal Sojourner, volato con la missione Mars Pathfinder atterrata nel 1997, è di gran lunga il più sofisticato.
Sebbene le dimensioni siano simili a quelle di Curiosity che opera sul Pianeta Rosso dal 2012, pesa circa 100 chilogrammi di più (1.026 chilogrammi) e porta con sé un payload di strumenti e dimostrazioni tecnologiche molto più complesso (per un approfondimento si rimanda al nostro precedente articolo).
Il sistema di discesa guidata “Terrain-Relative Navigation” ha funzionato egregiamente, riuscendo a “parcheggiare” il rover in una zona pianeggiante e priva di insidie, come testimoniato dalla seguente mappa e come confermato dalle suddette immagini hazcam scattate dopo l’atterraggio.
Il geologo e astrobiologo robotico studierà la roccia e i sedimenti dell’antico letto del lago e del delta fluviale nel cratere Jezero per caratterizzare la geologia e il clima passato della regione posta sul bordo occidentale di Isidis Planitia, un gigantesco bacino da impatto appena a nord dell’equatore marziano. Cercherà segni di antica vita microbica mentre la NASA e l’ESA continueranno a pianificare la campagna la campagna Mars Sample Return per riportare sulla Terra i campioni raccolti durante la missione Mars2020.
«Grazie agli eccitanti eventi di oggi, i primi campioni incontaminati provenienti da luoghi accuratamente documentati su un altro pianeta hanno fatto un altro passo in avanti verso il ritorno sulla Terra», ha affermato Thomas Zurbuchen, amministratore associato per la scienza alla NASA. «Perseverance è il primo passo per riportare la roccia e la regolite da Marte. Non sappiamo cosa ci diranno questi campioni incontaminati di Marte. Ma quello che potrebbero dirci è monumentale, incluso il fatto che la vita potrebbe essere esistita una volta oltre la Terra».
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