Anche i dilettanti o gli appassionati possono lasciare un segno nello studio dei cieli, ed è sempre più la comunicazione digitale a fare la differenza. Lo dimostra quanto accaduto all’astrofilo Dan Peterson di Racine nel Wisconsin, che il 10 settembre ha avvistato con un telescopio un flash luminoso vicino all’equatore di Giove (quasi sicuramente l’impatto di un asteroide o di una cometa), segnalando l’evento all’intera comunità e permettendo agli astronomi professionisti di rivolgere in tempo reale i loro strumenti sul pianeta.
Non avendo catturato l’evento con una telecamera, Peterson ha inviato via email agli astronomi una descrizione dettagliata di ciò che aveva visto. Nella stessa notte l’astrofotografo George Hall di Dallas stava filmando Giove con un piccolo telescopio e una webcam: “Se Peterson non avesse avvistato l’evento e non lo avesse segnalato, non avrei rivisto in dettaglio i miei video per individuare l’impatto” ha spiegato Hall alla rivista New Scientist. Il fotografo dei cieli è riuscito, infatti, a catturare un video di quattro secondi di un lampo luminoso sul lato orientale di Giove.
Secondo gli astronomi, molto probabilmente l’evento è stato causato dall’impatto di una cometa o di un asteroide su Giove. Grazie all’aumento delle osservazioni, negli ultimi tre anni su questo pianeta sono stati avvistati quattro impatti.
Per gli astronomi professionisti è spesso prezioso poter contare anche sugli “occhi” dei dilettanti che seguono le vicende di Giove o altri pianeti, soprattutto da quando Internet permette dai far circolare le informazioni così rapidamente. “Non è che su Giove questi eventi siano diventati più frequenti” ha spiegato Franck Marchis del SETI Institute di Mountain View, in California “È solo che adesso gli astronomi dilettanti hanno la capacità di individuarli. Noi non possiamo osservare il pianeta continuamente.”
Vedere in tempo reale l’impatto e studiare le cicatrici lasciate su Giove darà agli scienziati spiegazioni uniche sulle proprietà atmosferiche del gigante gassoso. Questo tipo di eventi potrà fornire agli astronomi maggiori elementi sullo studio delle collisioni tra asteroidi, dando un quadro più preciso delle dimensioni e del numero degli oggetti di questo tipo che affollano il Sistema Solare. Gli impatti ripresi su Giove contribuiranno a redigere il primo censimento accurato dei corpi con 100 metri di diametro e di quelli più piccoli nella parte esterna del Sistema Solare.
“La recente ondata di impatti mette in evidenza il ruolo di Giove come “spazzino cosmico”, che con la sua attrazione gravitazionale sgombera il sistema solare dai detriti che altrimenti potrebbero colpire la Terra” dice Glenn Orton del NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California.
In questi giorni i telescopi saranno puntati sul pianeta per verificare se l’impatto abbia lasciato o meno delle cicatrici. In tal caso gli astronomi potrebbero decidere di utilizzare il telescopio Hubble per determinare la traiettoria dell’oggetto e la profondità di penetrazione nell’atmosfera di Giove.