Una cometa speciale è tornata nel campo dell’Osservatorio solare SOHO, una collaborazione NASA ESA. Da quando l’Osservatorio spaziale, lanciato nel 1995, è attivo la cometa 96P Machholz è una abitué delle riprese del coronografo LASCO C3.
La cometa 96P è stata scoperta dall’astronomo amatore Don Machholz, nel 1986, e si è subito mostrata come una cometa di breve periodo, e infatti completa un giro intorono al Sole in soli 5,24 anni circa. Al suo perielio passa a una distanza dal sole tre volte più vicina di Mercurio, a circa 18 milioni di chilometri (un decimo di unità astronomica, ovvero la distanza Terra-Sole), cosa che le ha permesso di apparire nel campo del coronografo nel 2012, 2007, 2002 e 1996, facendola diventare la cometa più assidua delle riprese SOHO.
Ma non solo, ha anche una famiglia, e una famiglia molto numerosa! La 96P è infatti progenitrice di due famiglie di comete distinte (i gruppi Marsden e Kracht della SOHO), degli sciami meteorici Sud Delta Aquaridi, Arietidi e delle più famose Quadrantidi. Inolte, nel suo passaggio del 2012, i ricercatori delle SOHO hanno scoperto due piccoli frammenti, ben distanti dal nucleo principale, segnale di una evoluzione ancora attiva e in atto della cometa.
Uno studio pubblicato nel 2008 ha poi mostrato delle abbondanze molecolari estremamente anomale, con una composizione molto diversa e strana rispetto a tutte le comete conosciute, cosa che ha portato alcuni a pensare che possa trattarsi di una cometa interstellare catturata dal nostro sistema solare.
«Negli anni passati, la cometa 96P ci ha regalato magnifiche immagini grazie alle camere SOHO» si legge in un comunicato stampa sulla pagina dell’Osservatorio. «Il suo passaggio del 2002 è stato probabilmente quello più spettacolare, arricchito da un’espulsione di massa coronale (CME) imponente proprio poche ore prima che la cometa sorpassasse il Sole. (Una CME è un getto di particelle cariche dal Sole, spesso associato a un flare solare). È importante notare che non c’è correlazione tra i due eventi – assistiamo a volte anche a sei o più CME al giorno, perciò non è poi così sorprendente che ne sia accadutouno proprio al passagio della cometa. Ma l’immagine non è per questo meno spettacolare».
E quest’anno, come previsto, non ha mancato il suo appuntamento… Un’immagine del 25 ottobre mostra infatti la cometa nell’angolo destro in basso dal quale ha poi attraversato tutta la parte destra del campo di ripresa per uscirne il 30 ottobre.
In questo passaggio le immagini non sono forse altrettanto spettacolari di quelle del 2002, ma con un picco di magnitudine al massimo attorno alla +2, è stata comunque molto luminosa e un montaggio delle varie fasi del suo passaggio ha reso altrettanto suggestiva anche questa ripresa.
Durante questo passaggio poi, per una fortunata configurazione geomatrica, per la prima volta la cometa è stata osservata non solo da entrambi i coronografi SOHO ma anche da quelli STEREO-A/SECCHI COR1 e COR-2 della NASA, da un punto di vista diverso, sempre nell’orbita terrestre ma dalla parte opposta alla Terra (nei dintorni del punto lagrangiano L3), per queste ultime immagini però, a causa della grande distanza delle sonde STEREO, si dovrà attendere qualcosa in più.
Ma un’ultima sorpresa non è mancata… perché ai due frammenti individuati nel 2012 ora se n’è aggiunto un terzo, a rafforzare ancora di più l’idea che si tratti di una cometa tutt’ora in evoluzione e definitivamente una delle comete più interessanti registrate dalle sonde SOHO.
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