Una sconvolgente catastrofe
Una sconvolgente catastrofe
La galassia SMM J1237+6203 si trova in direzione della costellazione dell’Orsa Maggiore. E’ talmente lontana che la sua luce ha impiegato 10 miliardi di anni per giungere fino a noi. Un lunghissimo viaggio per riuscire a portarci la notizia, almeno stando alla ricostruzione di un team di astronomi, di una catastrofe senza precedenti.

Utilizzando il Gemini NIFS (Near-Infrared Integral Field Spectrometer), Dave Alexander (Durham University) e i suoi collaboratori hanno misurato le velocità dei materiali di quella galassia. Hanno così scoperto l’esistenza di flussi talmente intensi da permettere al gas che alimenta la formazione stellare di sfuggire all’attrazione gravitazionale della galassia. Secondo i ricercatori questi flussi di materia sono talmente vasti e le energie in gioco talmente elevate da riuscire a bloccare definitivamente in SMM J1237 ogni processo di formazione stellare.

All’origine di quelle potenti espulsioni di materia vi sarebbe una serie ininterrotta di spaventose deflagrazioni che hanno squassato la galassia per milioni di anni al ritmo forsennato di un’esplosione al secondo. Sul banco degli imputati potremmo far sedere sia il supermassiccio buco nero centrale della galassia, sia una terribile sequenza di supernovae.

“Di fatto – ha commentato Alexander – quella galassia ha attivato un meccanismo di regolazione della sua crescita e non si tratta di un evento isolato. Siamo infatti convinti che anche altre galassie nell’universo ancora giovane hanno visto bloccata la loro crescita da meccanismi analoghi”.

Un ulteriore promemoria che l’universo non è affatto quel posticino tranquillo che potremmo essere indotti a pensare, magari sviati dalle bucoliche condizioni che sperimentiamo qui sulla Terra.