Nuova immagine rilasciata dal JWST con protagonista Urano questa volta accompagnato anche dalle sue 27 lune

 

Il 18 dicembre l’ESA ha rilasciato un nuovo scatto catturato dal JAMES WEBB SPACE TELESCOPE con di nuovo protagonista Urano.

Non è la prima volta che il telescopio inquadra con la sua camera NIRCam il pianeta gassoso, alcune foto erano state diffuse ad inizio anno, ma dal confronto emergono notevoli differenze.

L’immagine di Urano, catturato dalla Near-Infrared Camera (NIRCam) di Webb il 6 febbraio 2023, rivela gli anelli del pianeta. Il pianeta mostra una tonalità blu a colori caratterizzante, realizzata combinando i dati di due filtri (F140M, F300M) a 1,4 e 3,0 micron, mostrati qui rispettivamente come blu e arancione.
Crediti: NASA, ESA, CSA, STScI, J. DePasquale (STScI)

 

NUOVA IMMAGINE CATTURATA IL 4 SETTEMBRE

Nuovo scatto diffuso del pianeta Urano che appare come una sfera luminosa al centro circondata da anelli. Il pianeta è blu con una grande macchia bianca che occupa la metà destra. La macchia è più bianca al centro, poi sfuma in blu quando si espande da destra a sinistra. Anche un sottile contorno di Urano è bianco. Intorno al pianeta c’è un sistema di anelli annidati. Sono presenti deboli macchie arancioni e biancastre, alcune ovali, altre circolari, che sono galassie di sfondo sparse in tutta l’immagine. Diverse sorgenti puntiformi blu luminose più vicine a Urano sono le lune del pianeta. C’è anche una stella luminosa a sinistra del campo, con 8 punte di diffrazione. Credit: NASA, ESA, CSA, STScI

Con la sua squisita sensibilità, Webb ha catturato gli anelli interni ed esterni di Urano, incluso l’inafferrabile anello Zeta, l’anello estremamente debole e diffuso più vicino al pianeta. Ha inoltre fotografato molte delle 27 lune conosciute del pianeta, individuando anche altre piccole lune nascoste fra gli anelli.

Nelle lunghezze d’onda visibili, Urano è sempre apparso come una placida e solida palla blu. Nelle lunghezze d’onda degli infrarossi invece JWST sta rivelando uno strano e dinamico mondo ghiacciato pieno di curiose caratteristiche atmosferiche.

Prende forma così una calotta polare nord stagionale del pianeta più facile da individuare rispetto all’immagine di inizio anno (vedi immagine sopra). Molti i dettagli: la calotta interna bianca e luminosa e la zona scura nella parte inferiore, verso cioè le latitudini inferiori.

Diverse tempeste luminose sono visibili vicino e sotto il confine meridionale della calotta polare. Il numero di queste tempeste, la frequenza e il punto in cui appaiono nell’atmosfera di Urano, potrebbero essere dovuti a una combinazione di effetti stagionali e meteorologici.

La calotta polare continuerà a crescere di visibilità ma mano che il polo del pianeta punterà verso il Sole, cioè avvicinandosi al solstizio e ricevendo più luce solare. Il prossimo solstizio per il pianeta Urano è previsto nel 2028 e gli astronomi sono ansiosi di osservare ogni sorta di variazione. Webb aiuterà a districare gli effetti stagionali e meteorologici che influenzano le tempeste di Urano, il che è fondamentale per aiutare gli astronomi a comprendere la complessa atmosfera del pianeta.

Poiché Urano orbita su un fianco con un’inclinazione di circa 98 gradi, ha le stagioni più estreme del Sistema Solare. Per quasi un quarto di ogni anno uraniano, il Sole splende su un polo, facendo precipitare l’altra metà del pianeta in un oscuro inverno lungo 21 anni.

Grazie all’impareggiabile risoluzione e sensibilità a infrarossi di Webb, gli astronomi ora vedono Urano e le sue caratteristiche uniche con una chiarezza innovativa. Questi dettagli, in particolare del vicino anello Zeta, saranno preziosi per pianificare eventuali future missioni.

Urano può anche fungere da soggetto campione per studiare i numerosi esopianeti lontani di dimensioni simili scoperti negli ultimi decenni. Un “esopianeta nel nostro cortile” come amano definirlo gli astronomi.

Credit:
NASA, ESA, CSA, STScI

Nell’immagine alcuni riferimenti utili per meglio comprendere lo scatto.

1. Le frecce della bussola nord ed est mostrano l’orientamento dell’immagine nel cielo. Si noti che la relazione tra nord ed est nel cielo (visto dal basso) è invertita rispetto alle frecce di direzione su una mappa del terreno (visto dall’alto).
2. La barra della scala è etichettata 16 secondi d’arco. La lunghezza della barra della scala è circa un settimo della larghezza totale dell’immagine
3. I filtri NIRCam di Webb per questa immagine sono F140M (blu), F210M (ciano), F300M (giallo) e F460M (arancione).

Articolo orginale https://esawebb.org/news/weic2332/?lang

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