Quando ero piccolo, dietro casa, in corso Valdocco a Torino, c’era un fotografo. Andavamo a comprare quantità industriali di rullini di diapositive. In vetrina facevano bella mostra di sè alcuni telescopi. Tra tutti un Meade da 8" (prima ancora che uscissero le serie lx5 ed lx200), blu, enorme, bellissimo e misterioso. Lo guardavo meravigliato tutte le volte dal basso in alto. E sognavo. Ai piedi del telescopio c’era una piccola cornice marrone che inquadrava una foto della galassia di Andromeda. In bianco e nero. A quei tempi si usavano le pellicole, per cui due ore di esposizione erano… due ore di esposizione. Su un singolo fotogramma. Si poteva fare ben poco se la foto veniva male. Io non so chi fosse l’autore di quella foto, ma era la cosa più bella e "fantascientifica" che avessi mai visto e mi è rimasta appiccicata addosso, un ricordo nettissimo ed indelebile. Quest’estate in Grecia a Stoupa (sotto Kalamata) ci ho provato. Ho pensato che era venuto il momento. La mia Andromeda, ripresa da lontano, piccolina, quasi persa in quel cielo immenso e senza confini. Eppure così grande.
Ho aspettato un po’ di tempo per elaborarla, ma ieri quando ho visto che cominciavano a comparire delle strutture di polveri più scure in quel disco così luminoso mi sono commosso.
Camera Nikon D5000, Sigma 50mm f1.4, Minitrack LX3 su treppiede Leofoto.
3 sessioni di scatti 14, 22 e 23 Agosto (22 e 23 dall’isola di Tinos).
14 Agosto 31 lights, ISO 800, 39 sec, f/1.4, 17darks e 16 bias;
22 Agosto 107 lights, ISO 800 39 sec, f/1.4, 15 darks e 15 bias;
23 Agosto 295 lights, ISO 500 29 sec, f/1.8, 26 darks e 25 bias.
Un totale di 3h e 50′
Stack in DSS, elaborazione in Siril e Photoshop con Astropanel
Data e Ora di acquisizione 23 Agosto 2023 alle 03:00 |
Focale di Acquisizone 50 mm |
Soggetti Andromeda, Galassia |
Schema Ottico del Telescopio Reflex digitale APS-C |
Marca del Telescopio Nikon D5000 |
Tipo Immagine Digitale |
Dispositivo di Acquisizione Reflex Digitale |
Altre Fotografie di questo Autore
SOSTIENI PHOTOCOELUM