NGC 6888 Starless



NGC 6888 Starless

Dati di scatto, Strumentazione e Software:

Telescopio : Tecnosky LUX60 60mm 360mm F/6 APO FPL53 doppietto
Fotocamera : ZWO ASI 2600MC
Montatura : Skywatcher EQ6-R Pro
Autoguida : ASI 120MMini & Svbony SV165 30mm 120mm F/4
Luci : 76x600s @100 Guadagno, -5°C, 40 Dark, 40 Flat
Acquisizione : SharpCap
Guida : PHD2
Filtri : IDAS NBZ
Elaborazione : Siril, GraXpert, Starnet++, Photoshop CC, NoiseXterminator

Autore: Carlo Mollicone

—————————————
NGC 6888
(nota anche come Nebulosa Crescente o con la sigla C27) è una nebulosa diffusa visibile nella parte meridionale della costellazione del Cigno.

Osservazione
Si individua 2,5 gradi a sud-ovest della stella γ Cygni, subito ad ovest di un ricchissimo campo stellare, in cui sono inclusi oggetti come M29 e IC 4996.
La parte più intensa della nebulosa si trova nella parte occidentale, e forma un arco esteso più in declinazione che in ascensione retta; questa caratteristica ha fatto sì che la nebulosa fosse chiamata crescente, poiché presenta la "gobba" a ponente, come la Luna in fase crescente.
Per individuarla occorre un telescopio, anche se di piccola apertura; un binocolo consente di intravederla appena in condizioni di cielo nitido.

Caratteristiche
Si tratta di una tipica bolla di vento stellare generata da una massiccia stella di Wolf-Rayet (la HD 192163), che si trova al suo interno; questa stella sarebbe anche la responsabile della nebulosa, che costituirebbe il materiale degli strati più esterni della stella espulsi.
Questo vento è andato a collidere col materiale espulso dalla stella durante il raggiungimento dello stadio di gigante rossa, fra 250.000 e 400.000 anni fa, energizzandolo.
Il risultato è un guscio gassoso e la presenza di due onde d’urto, che hanno poi interagito col denso mezzo interstellare circostante.

In passato si è anche ritenuto che si fosse trattato di un resto di supernova, la cui stella progenitrice faceva parte del sistema di HD 192163.

La nebulosa si estende nello spazio per una dimensione di circa 16 anni luce.

APPROFONDIMENTO: Stella di Wolf-Rayet
Le stelle di Wolf-Rayet (abbreviazione: stelle W.R.) sono stelle massicce (almeno 20M⊙ alla nascita) molto evolute, e molto calde rispetto alla media. Spesso sono stelle eruttive. Il colore è bianco-azzurro, e corrisponde a temperature superficiali comprese fra 30000K e 200000K.

Si tratta di stelle molto luminose, con una luminosità compresa fra centinaia di migliaia e milioni di volte quella del Sole, sebbene nella banda del visibile non siano eccezionalmente luminose, in quanto la maggior parte della radiazione viene emessa sotto forma di raggi ultravioletti e perfino di raggi X molli.

Stelle di questo tipo sono molto rare: ne sono conosciute poche centinaia in tutto il Gruppo Locale. La maggior parte di esse è stata scoperta negli anni 2000, in seguito a estese indagini fotometriche e spettroscopiche dedicate alla ricerca di tali oggetti nel piano galattico. A causa delle loro marcate linee di emissione, le WR sono individuabili anche in altre galassie.

Perdono massa a ritmi elevati per mezzo di venti stellari molto intensi e veloci (fino a oltre 2000km/s).
Le Wolf-Rayet perdono generalmente 10−5M☉ ogni anno (un centomillesimo di volte la massa del Sole). Una tale perdita di massa causa l’espulsione del guscio di idrogeno che avvolge la stella scoprendo il nucleo di elio, che ha temperature molto elevate.

Le stelle visibili a occhio nudo γ Velorum e θ Muscae sono Wolf-Rayet, così come lo è la stella più massiccia attualmente conosciuta, R136a1 nella Nebulosa Tarantola.

Nebulosa Bolla di Sapone
La Nebulosa Bolla di Sapone, PN Ju 1 (nota anche come PN G075.5+01.7) è una nebulosa planetaria nella costellazione del Cigno, vicino alla Nebulosa NGC 6888.
La nebulosa deriva il suo nome dalla sua forma sferica simmetrica che ricorda una bolla di sapone.

SCOPERTA:
Fu scoperta dall’astronomo amatoriale Dave Jurasevich utilizzando un telescopio rifrattore Astro-Physics da 160mm con il quale riprese la nebulosa il 19 giugno 2007 e il 6 luglio 2008.
La nebulosa fu poi notata indipendentemente e segnalata all’Unione Astronomica Internazionale da Keith B. Quattrocchi e Mel Helm che ripresero PN G75.5+1.7 il 17 luglio 2008.
La ​​nebulosa misura 260″ di diametro angolare con una stella centrale che ha una magnitudine della banda J di 19,45.

A causa della debolezza della nebulosa e del fatto che è incastonata in una nebulosa diffusa, la nebulosa diffusa è molto difficile da "catturare" in fotografia.

APPROFONDIMENTO: Nebulosa planetaria
Una nebulosa planetaria è un tipo di nebulosa a emissione costituita da un guscio luminoso e in espansione di gas ionizzato espulso da stelle giganti rosse verso la fine della loro vita.

Il termine "nebulosa planetaria" è un termine improprio perché non sono correlate ai pianeti. Il termine deriva dalla forma rotonda simile a quella di un pianeta di queste nebulose osservate dagli astronomi attraverso i primi telescopi. Il primo utilizzo potrebbe essere avvenuto durante gli anni ’80 del Settecento con l’astronomo inglese William Herschel che descrisse queste nebulose come simili a pianeti; tuttavia, già nel gennaio 1779, l’astronomo francese Antoine Darquier de Pellepoix descrisse nelle sue osservazioni della Nebulosa Anello, "molto debole ma perfettamente delineata; è grande quanto Giove e assomiglia a un pianeta che svanisce".
Sebbene l’interpretazione moderna sia diversa, il vecchio termine è ancora utilizzato.

Tutte le nebulose planetarie si formano alla fine della vita di una stella di massa intermedia, circa 1-8 masse solari. Ci si aspetta che il Sole formi una nebulosa planetaria alla fine del suo ciclo di vita.
Sono fenomeni di durata relativamente breve, che durano forse alcune decine di millenni, rispetto alle fasi notevolmente più lunghe dell’evoluzione stellare.

#CoelumAstronomia #Astronomia #Astrofotografia #Universo #Astronomy #Astrophotografy #Universe #Cosmologia #Cosmology



20 views
Data e Ora di acquisizione
28 Giugno 2024 alle 20:00
Condizioni del Cielo
Riprese effettuate il 28 Giugno e 12/13 Luglio 2024 da Ariccia Provincia di Roma Zenith sky brightness info (2015) SQM 19.20 mag./arc sec2 Brightness 2.25 mcd/m2 Artif. bright. 2080 μcd/m2 Ratio 12.2 Bortle class 6 Elevation 302 meters Luna : da Ultimo quarto a Mezzaluna Crescente Magnitudine visuale: da -11.5 a -11.0 Dimensione: da 0° 32' 43.8" a 0° 29' 55.3" Illuminazione: da 58.6% a 48.0% Età: da 21.4 giorni a 7.2 giorni
Filtri Utilizzati
IDAS NBZ + IDAS NGS1
Diametro del Telescopio
60 mm (2")
Focale di Acquisizone
360 mm
Soggetti
, , , , ,
Schema Ottico del Telescopio
Rifrattore apocromatico
Marca del Telescopio
Tecnosky LUX60 60mm 360mm F/6 APO FPL53
Tipo Immagine
Dispositivo di Acquisizione

Altre Fotografie di questo Autore

vai al catalogo photocoelum
SOSTIENI PHOTOCOELUM Donazione per PhotoCoelum
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

There was an error while trying to send your request. Please try again.

Autorizzo Coelum Astronomia a contattarmi via e-mail utilizzando le informazioni che ho fornito in questo modulo sia per fini informativi (notizie e aggiornamenti) che per comunicarmi iniziative di marketing.