Shark and Wolf’s Cave Nebula

LBN 535 – LDN 1235 – The Dark Shark Nebula
La Nebulosa dello Squalo LDN 1235, incastonata nella costellazione di Cefeo, abbellisce il cielo notturno principalmente durante i mesi estivi. La sua particolare forma la rende uno degli oggetti più straordinari e curiosi di questa parte di cielo.

La polvere scura di cui è formata è un po’ come il fumo di sigaretta e si crea nelle atmosfere fredde delle stelle giganti.
Dopo essere state espulse con gas e ricondensate gravitazionalmente, le stelle massicce possono scolpire strutture intricate nella loro nube di nascita usando la loro luce ad alta energia e i venti stellari veloci come strumenti di scultura.
Il calore che generano fa evaporare la torbida nube molecolare e fa sì che l’idrogeno gassoso nell’ambiente si disperda e si illumini di rosso.
Includendo nebulose di polvere più piccole come la Nebulosa Oscura di Lynds 1235 e Van den Bergh 149 e 150, la Nebulosa Squalo si estende per circa 15 anni luce e si trova a circa 650 anni luce di distanza.

Wolf’s Cave Nebula LBN 528
VDB 152, è una nebulosa a riflessione visibile nella costellazione di Cefeo.

La sua posizione si individua circa 4° ad est di Alfirk (β Cephei), in una regione ricca di nebulose oscure e campi stellari, posta sul bordo meridionale del Cepheus Flare; al suo interno si trova una stella bianco-azzurra di sequenza principale, BD+69 1231, di magnitudine 9,29, la cui radiazione imprime ai gas circostanti un colore nettamente azzurrognolo.
La stella si trova sull’estremità più meridionale di una nebulosa oscura dall’aspetto cometario, con una lunga chioma che si disperde in direzione nord.
Nella parte settentrionale della nube si trova LDN 1217, una nube molto densa in cui la presenza di diverse sorgenti di radiazione infrarossa fanno pensare alla presenza di fenomeni di formazione stellare.
La distanza della struttura è stimata sui 400 parsec (circa 1300 anni luce).

CURIOSITA’
L’assistente di Max Wolf, August Kopff, scoprì fotograficamente la complessa struttura LBN 528 il 21 ottobre 1908. A Wolf sembrava una caverna e iniziò a chiamarla Nebulosa della Caverna. Wolf pensò anche che la nebulosa fosse una vera e propria formazione di caverna nelle stelle della Via Lattea. Fu infine designata come vdB 152 e a volte viene ancora chiamata Grotta di Wolf.

In allegato l’annuncio di Max Wolf del dicembre 1908 nel Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 69, p.117.

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