M1 è il primo oggetto del famoso catalogo di Charles Messier ed è il resto di una supernova visibile nella costellazione del Toro. Anche se il suo aspetto non richiama la forma del crostaceo, viene comunemente conosciuta come nebulosa del Granchio perché William Parsons, che la osservò dal Castello di Birr nel 1844, ne disegnò un suo schizzo che gli ricordava l’aspetto di un granchio. L’esplosione stellare (“supernova”) che la generò fu osservata e registrata dagli astronomi cinesi ed arabi, i quali scrissero che fu talmente brillante da risultare visibile durante il giorno per 23 giorni consecutivi e durante la notte per 653 giorni consecutivi: raggiunse la sua massima magnitudine stimata compresa fra −7 e −4,5 (diventando così l’oggetto più brillante del cielo notturno ad eccezione della Luna piena). Vengono ritrovate importanti testimonianze grafiche dell’evento: pitture rupestri opera degli Indios Anasazi rinvenute nei Navaho Canyon e White Mesa (in Arizona), così come quelle nel Chaco Canyon National Park (nel Nuovo Messico).
Data e Ora di acquisizione 7 Dicembre 2023 alle 04:00 |
Condizioni del Cielo Modena (Sqm 18.3-18.9 Bortle 7,5-8), Italy |
Filtri Utilizzati SVBony SV220: 178X600” Astronomik L3: 40X60” Tot: 30h 20’ |
Diametro del Telescopio 203 mm (7") |
Focale di Acquisizone 2096 mm |
Soggetti Nebulosa del Granchio - Crab - M1 - NGC 1952 |
Schema Ottico del Telescopio C8 HD Edge F10 |
Marca del Telescopio Celestron |
Tipo Immagine Digitale |
Dispositivo di Acquisizione CCD |
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