Con grande stupore vi mostro questa ripresa effettuata da Saint Barthelemy la notte tra sabato e domenica. Ho puntato l’oggetto verso le 3, dopo aver fotografato NGC6888. Il telescopio puntava in alto e temevo che l’umidità (98-99%) mi rovinasse tutto.
Speranzoso sono quindi partito deciso sulle Pleiadi, senza guardare la lente del telescopio. Vedendo che i primi 2-3 scatti erano in linea con gli altri fatti precedentemente ho pensato che fosse tutto a posto e ho lasciato andare il tutto.
Alle 5.10 un mio amico mi fa notare una fitta nebbia sul prato avanzare verso di noi. Essendo curiosi ci avviciniamo al prato per farci "investire" dalla nube e passando a fianco al telescopio noto che le lenti sono completamente appannate. Ho pensato subito di aver buttato via la seconda parte di serata, quindi controllo gli scatti effettuati fino a quel punto.
Nessun cambiamento sostanziale di luminosità o definizione nelle foto. Aspetto quindi il download dell’ultimo scatto e poi di un’altro ancora. Niente, i grezzi tutti uguali.
A sto punto deduco di aver fotografato con la lente appannata per tutta la seconda serata (o prima mattinata ). Il risultato, in elaborazione, mi ha stupito davvero!
Qui la foto, personalmente sono davvero felice del segnale acquisito anche se leggermente rumorosa in HR http://www.astrobin.com/124493/0/
Data e Ora di acquisizione 27 Settembre 2014 alle 03:00 |
Diametro del Telescopio 80 mm (3") |
Focale di Acquisizone 384 mm |
Soggetti M45 (Pleiadi |
Schema Ottico del Telescopio Rifrattore 80/480 |
Marca del Telescopio tecnosky |
Tipo Immagine Digitale |
Dispositivo di Acquisizione Reflex Digitale |
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salve andrea, complimenti bella foto 🙂
Salve PISTO, la tua foto, nonostante le condizioni per certi aspetti avverse, rappresenta il “non plus ultra” di risultato, di cui non posso far altro che farti i miei più sinceri complimenti. Volevo aggiungere un commento, a riguardo delle Pleiadi. Sapevi che nelle pleiadi, chiamate anche le “sette sorelle”, dalle mie ricerche effettuate in rete, secondo i serafici Testimoni di Geova, vi è la Dimora del loro (ma anche del nostro) DIO JHEOVA?, che dall’ ebraico si può tradurre anche in “YHAVé). Oddio! ho pronunciato “invano” il nome di DIO!! ……spero mi perdoni! Saluti….alla prossima “Pisto”.
Grazie ragà 🙂 Marco non lo sapevo, e ti ringrazio per le info e spero tu non venga fulminato per la tua distrazione ahahah 🙂 Non si smette mai di imparare, grazie! 🙂
imaggine splendida !! resa ancora più bella dall’avventuroso racconto !!
Grazie Paolo, ogni foto ha la sua storia 😀