Sarebbe più corretto chiamarlo planetoide, plutoide o pianeta nano 2007 OR10, secondo l’orrenda definizione decisa dalla IAU, perchè appartiene alla classe dei KBO transplutoniani, ma tutti lo chiamano ancora Biancaneve, dal nomignolo (Snow White) affibbiatogli all’epoca della scoperta.
Si pensava, allora, che il KBO grosso all’incirca come la metà di Plutone, fosse un oggetto interamente ricoperto di ghiaccio, frammento della disgregazione di un corpo primordiale maggiore.
Le stime più recenti propendono invece per una colorazione rosata o addirittura rossastra, dovuta al metano ghiacciato che ne ricoprirebbe la superficie, misto ai ghiacci d’acqua di probabile origine criovulcanica.
Snow White, secondo uno studio degli astronomi del CalTech, possiederebbe infatti una tenue atmosfera di metano, destinata periodicamente a ghiacciare al suolo a seconda dell’andamento stagionale, mentre gli altri componenti volatili andrebbero gradualmente dispersi nello spazio.
Un po’ come capita a Quaoar, altro KBO che conobbe qualche anno fa momenti di notorietà in quanto considerato, allora, il più lontano pianeta del Sistema Solare scoperto. Da allora, l’inflazione di oggetti transnettuaniani o transplutoniani scoperti, molti di stazza comparabile a Plutone, ha suggerito alla IUA di declassare anche Plutone dal rango di Pianeta a pianeta minore.
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APPOFONDIMENTI
- • The redemption of Snow White –Mike Brown’s Planets
- THE SURFACE COMPOSITION OF LARGE KUIPER BELT OBJECT 2007 OR10