In attesa che vengano pubblicati i primi risultati delle nuove indagini condotte dalla sonda Juno su Giove, vi invitiamo alla lettura di questo arretrato di Coelum Astronomia, n° 202 del 2016, ben 50 pagine di Speciale Juno in cui sono state raccolte tutte le informazioni relative alla missione. Lancio, strumenti, orbita, obiettivi e curiosità. Sarà divertente fare il confronto con i dati che in questi mesi verranno ulteriormente rilasciati dalla NASA.

A proposito restate collegati. I nostri collaboratori sono già all’opera per gli approfondimenti accurati che pubblicheremo a breve!



Speciale Juno da pag. 54 a pag. 99.

NOTA BENE: al momento della pubblicazione dell’articolo la missione non era stata ancora estesa fino al 2025 come invece comunicato dall’ASI Agenzia Spaziale Italiana il 13 gennaio 2021.

JUNO IN PILLOLE

Di cosa si tratta?
Juno è una sonda spaziale robotizzata della NASA, concepita come parte del progetto di esplorazione spaziale New Frontiers. La sua destinazione è il re dei pianeti del Sistema Solare, Giove.

Perché Juno?
Nella mitologia gerco-romana Juno è il nome in latino della dea Giunone, moglie di Giove, che grazie ai suoi poteri fu in grado di scoprire i segreti del marito riuscendo a dissipare la fitta coltre di nubi in cui il dio era solito celarsi.
Allo stesso modo, la speranza degli scienziati è che la sonda Juno sia in grado di penetrare le nubi del pianeta per carpirne i segreti.
Juno è anche l’acronimo di JUpiter Near-polar Orbiter, ossia “Sonda orbitale della zona polare di Giove”.

Quanto durerà la missione?
La sonda è stata lanciata il 5 agosto 2011 a bordo di un razzo Atlas V dalla Cape Canaveral Air Force Station, in Florida e la notte tra il 4 e il 5 luglio 2016 raggiungerà la sua destinazione, dopo un viaggio di ben 5 anni nello spazio interplanetario.
La missione scientifica della sonda si articola in 37 orbite a distanza sempre più ravvicinata al pianeta.

Qual è lo scopo?
Lo scopo della missione è quello di studiare Giove raccogliendo il maggior numero di informazioni relativamente al suo campo magnetico, la sua struttura interna e la composizione dell’atmosfera. Queste informazioni permetteranno di far finalmente luce sul pianeta e sulle sue caratteristiche ma saranno cruciali anche per chiarire i meccanismi di formazione del Sistema Solare stesso.

Qual è il ruolo dell’Italia?
Il nostro paese è protagonista con due degli strumenti a bordo: JIRAM (Jupiter InfraRed Auroral Mapper) per le studio delle aurore e dell’atmosfera e lo strumento di radioscienza KaT, un transponder in banda Ka per studi gravitazionali. JIRAM è stato fornito dall’Agenzia spaziale Italiana e sviluppato con il supporto scientifico dell’INAF.

Energia Solare
Particolarità della sonda è che è alimentata da pannelli solari fotovoltaici che generano l’energia necessaria al suo funzionamento: Juno è l’esploratore a energia solare che si è spinto più lontano nel Sistema Solare, togliendo il primato alla sonda Rosetta, che lo ha detenuto fino al gennaio 2016. (Vedi le infografiche all’interno del numero 202 di Coelum).

Curiosità: Passeggeri… speciali!
Oltre al carico di strumenti scientifici e sistemi di bordo, Juno trasporta con sé un carico particolare: una placca in alluminio fornita da ASI in ricordo di Galileo Galilei, che per primo compì numerose osservazioni di Giove, e tre piccole figure LEGO che rappresentano Galileo, Giove e Giunone.

Lo speciale storico della Missione Juno è pubblicato su Coelum n°202 LEGGI ONLINE

Il numero completo è disponibile per il download in formato pdf.