Il percorso apparente della ISON il 28 novembre (orientamento equatoriale), la fatidica data del passaggio al perielio. Il sorvolo del punto più vicino della superficie solare avverrà alle 19:42 (ora italiana), per cui, ammesso che si possa seguire l'avvicinamento della cometa al disco solare, il momento del massimo avvicinamento (indicato visivamente dal punto arancione) ci sfuggirà essendo il Sole a quell’ora già sotto l'orizzonte.

Finalmente, dopo un lunghissimo viaggio iniziato nella Nube di Oort, la ISON raggiungerà il 28 novembre il perielio passando a 1 170 000 km dalla superficie del Sole.
Si leggono però online sempre più resoconti che riportano una drastica riduzione dell’emissione molecolare dalla cometa a fronte di un’enorme rilascio di polveri, che indicherebbero possa essere in corso una massiccia frammentazione del nucleo.

Una disgregazione del nucleo è sempre stato, purtroppo, il grosso rischio di questa cometa, perciò se davvero le cose stessero così sarebbe sicuramente uno sfortunato evento, ma non una sorpresa…

Nonostante tutto però l’attenzione dei ricercatori resta alta, la sonda STEREO A della NASA sta riportando immagini straordinarie di entrambe le comete ISON ed ENCKE, e anche le osservazioni e i report degli appassionati diventano informazioni importanti per seguire gli eventi e capire cosa sta accadendo.

E’ la prima volta, infatti, che una “sungrazing” come la ISON viene seguita così dettagliatamente, e con una mole così alta di osservazioni, a pochi giorni dal perielio. Ma soprattutto è la prima volta che gli astronomi hanno a disposizione  una cometa di questo genere “fresca” da Nube di Oort, di cui poter studiare le imprevedibili dinamiche in diretta; studi importanti per gli astronomi, qualsiasi sia il suo destino.

Il grafico (cliccare sull'immagine per ingrandire) della luminosità stimata della cometa ISON, aggiornato al 24 novembre a cura di Matthew Knight - Fonte www.isoncampaign.org.

Pertanto dal CIOC (la Comet ISON Observing Campaign lanciata dalla NASA) arriva l’esortazione a continuare a seguire l’evoluzione della cometa condividendo informazioni e dati, nonostante si tratti ormai di una sfida decisamente estrema, vista la vicinanza al Sole.

Certo l’attuale situazione è critica, ma non possiamo sapere ancora con certezza il destino della ISON, almeno fino a che non raggiungerà e (si spera) passerà al perielio,  anche se tutto porta a pensare che la sua sopravvivenza sia sempre  meno probabile.

Ancora due giorni e lo scopriremo…

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Intanto, per chi non si arrende, ecco quali saranno gli oggetti in cielo per l’alba del giorno del perielio.

Quello che si potrà eventualmente osservare la mattina del 28 novembre è mostrato nell'illustrazione qui in alto, che raffigura l’orizzonte est alle 6:30 del mattino, quando il Sole e la testa della cometa saranno ancora depressi di circa –7°. Se avesse tenuto fede alle previsioni, della ISON si sarebbe comunque potuta vedere solo la parte terminale della coda, cosa che non è detto che non possa ancora accadere.


Per le effemeridi complete e informazioni più generali vedi anche: La ISON va in scena

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